L’Autorità per la concorrenza dà l’ok a Carrefour per l’acquisizione di Dia

 

L'Autorità garante della concorrenza francese ha autorizzato Carrefour ad acquistare circa 800 negozi della catena discount Dia. In cambio, il gruppo si è impegnato a cederne 56 di cui 12 a Parigi.

La riacquisizione della catena discount Dia da parte di Carrefour sta per arrivare a conclusione. Dopo l'accordo firmato prima dell'estate ora l'Autorità garante della concorrenza ha dato la sua approvazione, subordinata però alla cessione di 50 negozi e all'interruzione degli accordi di franchising per altri sei di loro. L'Autorità ha ritenuto, infatti, che l'operazione rafforzerà in modo significativo la presenza di Carrefour sul mercato della distribuzione alimentare in 56 aree, cosa che rischia di essere incompatibile  con una sana concorrenza, in particolare in termini di prezzo. Ed è a Parigi, dove il gruppo detiene già una quota di mercato di circa il 30%, l'area in cui l'Autorità ha chiesto la maggior riduzione di negozi. Situazione dunque analoga a quella di Casino che nel riacquistare Monoprix che ha dovuto vendere cinquanta negozi.
Per le insegne concorrenti, la caccia allo store è aperta.

Chiesto un maggior potere di ingiunzione a vendere per l'Autorità
In proposito c'è da registrare che l'Autorità francese per la concorrenza lamenti, ad ogni modo, la propria impotenza ad agire nelle aree in cui la concentrazione sembra eccessiva a scapito della concorrenza. La richiesta al Parlamento è di conferirle un potere  ingiuntivo che gli permetta di forzare un'insegna a rivendere determinati negozi nelle aree dove la sua presenza è troppo forte, anche se questo genera l'obiezione di un possibile aumento dei prezzi di vendita al consumo. Probabilmente è suggeribile che la base di partenza delle ingiunzioni sia la quota di mercato dell'insegna, come accade durante le fusioni.

 

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