Lavoro giovanile: sondaggio di LabItalia e Walk on Job

LabItalia e Walk on Job hanno cominciato a monitorare il mondo del lavoro giovanile: è online un sondaggio rivolto ai giovani tra i 18 e i 35 anni, con alcune domande mirate sugli atteggiamenti di questa fascia di età rispetto alle prospettive occupazionali, in particolare il sondaggio vuole indagare le motivazioni che portano i giovani italiani a non trovare lavoro.
Si può rispondere collegandosi al sito https://it.surveymonkey.com/s/giovani-e-lavoro-social-network-colloqui.
Il sondaggio resterà online sino al 5 marzo 2013 e i dati saranno resi noti pochi giorni dopo la sua conclusione.

Gli obiettivi della ricerca

Work in Progress, e le nuove forme di occupazione ha costruito l’architettura di questa ricerca con FondItalia, il Fondo Paritetico per la Formazione continua e i media partner Labitalia l’agenzia giornalistica dedicata al mondo del lavoro del Gruppo AdnKronos e Walk on Job, magazine di attualità, università e mondo del lavoro.
La ricerca vuole far luce sulle difficoltà di questa fascia di età a inserirsi nel mercato del lavoro e sul gap che esiste tra formazione e mondo del lavoro e tra formazione continua e crescita delle imprese. "Spesso abbiamo la sensazione che i giovani tra i 18 e i 35 anni non siano quelli descritti dalle statistiche tradizionali e che abbiano profili più complessi, al di là delle etichette (neet, disoccupati, atipici, precari) che tutti gli attribuiscono -dichiara il direttore del social magazine Walk on Job, Cristina Maccarrone-. Per capire meglio il rapporto con il mondo del lavoro abbiamo, dunque, deciso di dare la parola direttamente a loro".

Raccolta dati con metodo cawi

Tra le domande poste nel sondaggio: "Quali compromessi saresti disposto ad accettare pur di ottenere un lavoro? Saresti pronto a ricoprire una posizione lavorativa non all’altezza del tuo titolo di studio?".
Il sondaggio è realizzato attraverso la raccolta di dati con metodo cawi - computer-assisted web interviewing - rivolgendosi alla fascia di età tra i 18 e i 35 anni, amplia il range che queste statistiche di solito prevede, infatti si considera spesso la fascia d’età 18-24 anni, in questo caso sono registrate anche le risposte di apprendisti in formazione o lavoratori in mobilità o in cassa integrazione.

Utilizzo social network per ricerca lavoro

Tra le domande anche la richiesta d’informazioni sull’utilizzo dei social network per la ricerca del lavoro, e della necessità di essere orientati già negli ultimi anni della scuola superiore per mettersi in contatto al più presto possibile con il mondo del lavoro e delle imprese. Pare, infatti, che emerga un paradosso: pur in presenza di una disoccupazione giovanile ai massimi livelli storici, ci sono 65 mila figure professionali che le aziende non riescono a trovare.
"Le domande del sondaggio sono state frutto di un’analisi accurata per cercare di carpire più informazioni possibili sullo stato del mercato del lavoro italiano -spiega Tommaso Dilonardo, presidente di Work in Progress-. In generale, lo studio intende conoscere gli atteggiamenti dei giovani verso il lavoro: disattenzioni, pregiudizi e voglia di fare, per capire insieme cosa funziona e cosa può e deve essere migliorato".

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