Leroy Merlin-Adeo accelera la crescita e ripensa la prossimità

Wilson Trezzi,
direttore sviluppo Leroy Merlin Gruppo Adeo
 
“Non ci interessa aprire tanti pdv ovunque, ma superfici di qualità che soddisfino i bisogni dei giovani italiani”: seguendo questa indicazione, Wilson Trezzi, storico direttore sviluppo di Leroy Merlin, ha lavorato, con il team aziendale, per caratterizzare e rafforzare l'insegna come fornitrice di soluzioni e servizi per l'abbellimento e il miglioramento della casa. Prioritaria la realizzazione di uno stretto legame con il territorio, per rispettare le caratteristiche dei diversi paesi nei cinque mondi merceologici (edilizia, bricolage, decorazione, giardino e bagno) che, con oltre 60.000 prodotti in 14 reparti, rappresentano il core business dell'insegna.

Quali sono oggi le vostre priorità?
Sempre le stesse in realtà: soddisfare il cliente con prodotti e servizi, al miglior prezzo. Semplicemente, oggi i servizi su misura sono ancora più strategici. Su questi stiamo lavorando, come si vede a Rozzano (Mi). (Vedi anche GDOWEEK 415, 28/11/07, pagg. 12-13).

Qui, infatti, avete strutturato una zona specifica per la consulenza sui lavori in casa, con servizio di artigiani e tariffe controllate. Altre attività allo studio?
Stiamo pensando a qualcosa di non direttamente collegato al nostro business specifico, ma che aumenti la soddisfazione dei clienti, come la ristorazione interna o la possibilità di prenotare ristoranti.

Parliamo di sviluppo.
Avete un piano molto ambizioso: raddoppiare la rete in 5anni, aprendo 40 pdv... È la soglia minima: l'obiettivo è aprire ogni anno almeno 5 pdv di grandi dimensioni, in primis nei grandi centri urbani, ma anche in città di medie dimensioni. Per questo, stiamo pensiamo di testare pdv sui 4.500 mq, ripensando il ruolo della prossimità.

Non correte il rischio di una sovrapposizione con Bricocenter?
No. Le insegne sono diverse per missione e tipologia di clientela. Bricocenter accentuerà il suo ruolo urbano e di vicinato, con un'offerta veloce, a scapito del prezzo, mentre Leroy Merlin, da sempre specialista nelle grandi superfici, declinerà un'offerta tra prossimità e attrazione extraurbana. La sfida, insomma, sarà quella di trovare dimensioni e offerte difendibili in bacini di minori dimensioni.

La vostra rete è già segmentata per format.
Le differenze, quindi, riguardano la location? Nei prossimi 10 anni, il 70% dei Leroy Merlin si situerà ancora in centri commerciali e retail park, collocati sia in grandi aree metropolitane sia in centri di medie dimensioni.

Bacini molto battagliati...
Il mercato è lì. Prendiamo atto che i piani regolatori sono obsoleti. Certo, noi preferiremmo dedicare meno tempo alle licenze per discutere di vincoli più stringenti su urbanistica e rispetto dell'ambiente. Lo sviluppo eco-sostenibile è uno dei temi centrali delle vostre strategie... È vero. Vogliamo attuare un'opera di sensibilizzazione che coinvolga, oltre ai clienti, addetti adeguatamente formati, e fornitori consapevoli che quelli di oggi potranno non essere quelli del prossimo futuro.

Dal luglio 2006 siete diventati Gruppo Adeo. Qual è il motivo?
Abbiamo sentito l'esigenza, a livello internazionale, di contestualizzare la nostra realtà formata da persone e da culture diverse in un nome semplice, umile, che ci permetta di parlare una lingua comune sui modelli commerciali, rispettando i nostri valori.

 


• Italia

Nel 2006, il fatturato Leroy Merlin in Italia è stato di 398 mio € con una rete di 16 pdv. Oggi sono 18 suddivisi in 3 format: 9 pdv fino a 6.000 mq, 3 fino a 7.000 mq e 6 oltre i 7.000 mq <

• Europa
Il Gruppo Adeo rappresenta il secondo in Europa e il quinto a livello mondiale, con un fatturato globale 2006 di 7,6 mld

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