Lidl: obiettivo net-zero entro il 2050

Prosegue l'impegno di sostenibilità di Lidl che mira a raggiungere entro il 2050 il net-zero in tutte le sue business unit e nelle catene di fornitura

L'impegno di Lidl nei confronti dell'ambiente prosegue per raggiungere obiettivi importanti: raggiungere il net-zero entro il 2050 in tutte le sue business unit e catene di fornitura. Per questo motivo, Lidl ridurrà le proprie emissioni di gas serra avvicinandosi il più possibile allo zero considerando anche le emissioni dello Scope 3, ovvero quelle legate alla catena del valore a monte e a valle di Lidl, in cui si genera oltre il 90% delle emissioni totali.

"Agire con responsabilità è il nostro modo di rinnovare ogni giorno la nostra promessa di qualità: offrire ai clienti prodotti selezionati ad un prezzo conveniente, che siano però anche rispettosi dell’ambiente e in linea con i nostri obiettivi climatici -afferma Alessia Bonifazi, responsabile comunicazione e Csr di Lidl Italia-. Siamo consapevoli che il cambiamento climatico sia una delle più grandi sfide del nostro tempo, ma siamo certi che attraverso obiettivi ambiziosi e azioni concrete riusciremo a fare la nostra parte per garantire soluzioni tangibili."

Le attività green

Entro il 2034, l'azienda mira a ridurre del 42,4% le proprie emissioni di gas serra in agricoltura, silvicoltura e per altri usi di suolo e del 35% quelle legate al settore energetico e industriale. Ai fornitori più importanti, responsabili del 75% delle emissioni Scope 3 legate alla produzione dei prodotti, Lidl richiede di definire entro il 2026 obiettivi di riduzione concreti sulla base dalla Science Based Targets Initiative (SBTi) 2 .

Lidl ha già messo in atto varie soluzioni per raggiungere i suoi obiettivi tra cui la graduale implementazione di gas refrigeranti naturali per il raffreddamento dei prodotti nell’area di vendita; la sostituzione dei sistemi di riscaldamento tradizionali con pompe di calore; la scelta di non trasportare frutta e verdura per via aerea; l’ampliamento dell’assortimento di prodotti alternativi a base vegetale a marchio proprio Vemondo; l’ampliamento della flotta logistica, per il rifornimento dei punti vendita, con mezzi di trasporto alimentati con carburanti alternativi al diesel e con l’introduzione di semirimorchi refrigerati ad azoto.

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