Lillo spa punta su MD, non food e online

Il gruppo guidato da Patrizio Podini, dopo l’acquisizione dei discount LD lo scorso anno, ritiene MD l’insegna di riferimento e pensa al rinnovamento del format, incrementando la presenza del non food, strategico per attirare nuovi clienti. Da Gdoweek n.13-2015

Lillo spa, presente sul territorio italiano con 720 discount a insegna MD Discount ed LD Market (insegna acquisita lo scorso anno da Gruppo Lombardini), con un fatturato 2014 di oltre 2 miliardi di euro, ha predisposto un importante piano di sviluppo  della rete di vendita. A questo scopo ha previsto la creazione della società MD Immobiliare srl, che nei prossimi 5 anni,  costruirà 60 nuovi punti di vendita di proprietà in tutta Italia, con investimenti per 500 milioni di euro e l’assunzione di 1.250 nuovi addetti.

I nuovi negozi, che si estenderanno su metrature più ampie, comprese tra 1.000 e 1.200 mq di superficie di area di vendita, avranno un format rinnovato, che prevederà anche il potenziamento espositivo del non food, settore che Patrizio Podini, presidente di Lillo,  continua a ritenere strategico. “Sostanzialmente il nostro assortimento non subirà grandi stravolgimenti, almeno nel food, a parte l’inserimento del bio, della gastronomia e delle carni selezionate, ma certo incrementeremo le esposizioni dedicate per valorizzare al meglio le referenze non alimentari, soprattutto quelle stagionali”, spiega Podrini.

Lillo_deposito_poloNuovo polo logistico
A conferma dell’importanza del non food per l’insegna, Lillo ha recentemente inaugurato un nuovo polo logistico, destinato allo stoccaggio di merce non alimentare, che servirà gli oltre 720 punti vendita del gruppo e ospiterà anche oltre 1.000 mq destinati a una piattaforma e-commerce avviata a fine giugno (www.mdwebstore.it). La nuova struttura di oltre 6mila mq, che ha richiesto 4,5 milioni di euro di investimento totale, può accogliere 1.000 container l’anno e 20mila tonnellate di merce. Inoltre, dispone di 7mila posti pallet e  8 porte di carico.  Secondo le ipotesi aziendali, dovrebbe aumentare del 40% la capacità distributiva del Gruppo.
“Gran parte del nostro assortimento non alimentare arriva dalla Cina -spiega Podini-. A un certo punto per noi si è creata la necessità di scegliere un porto italiano nel quale far arrivare i prodotti importati. Due le possibilità: Genova o Napoli,  scelta  obbligata, visto che la nostra azienda è in Campania. Questo a dimostrazione di quanto per noi il non food sia importante: completa il nostro assortimento e ci permette di attrarre consumatori nei nostri discount”. Anche Anna Campanile, direttore marketing e acquisti non food, ha sottolineato l’importanza strategica del reparto e la necessità di un controllo dell’intera filiera per avere risultati.

Programmi futuri sulla rete di vendita
Tutti i negozi avranno insegna MD, unico brand di riferimento. “Stiamo già procedendo ai cambi di insegna nei discount acquisiti lo scorso anno con l’obiettivo  di adeguare tutta la rete operativa agli standard di MD -aggiunge Podini-. Inoltre, sostituiremo l’illuminazione di tutte le strutture con lampade a led, ottenendo risparmi consistenti, di vari milioni di euro. Per questo motivo, abbiamo assunto un Energy manager che ci seguirà in questo percorso indicandoci le soluzioni più strategiche per adeguare i nostri store alle regole green”.

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