L’imballaggio? Per il 95% dei consumatori è utile, anzi, indispensabile

Gli imballi garantiscono igiene e sicurezza, con un 3% medio di impatto sul costo finale dei prodotti a largo consumo come pasta, riso e frutta. E, pur ammettendo che i prodotti alla spina rappresentano un’opportunità di scelta in più per i consumatori che vogliono fare i propri acquisti direttamente dal produttore, quando si tratta di garantire sicurezza e qualità, l’imballaggio è in grado di assicurare igiene e sicurezza per l’80% degli intervistati. In più, offre inoltre le indicazioni indispensabili per il migliore utilizzo del contenuto e la descrizione degli ingredienti, ritenuti fondamentali per quasi tutto il campione (95 e 94% rispettivamente). Inoltre, l’imballaggio fornisce anche garanzia di qualità (68%) e facilità di trasporto (60%).
Sono solo i risultati più significativi della ricerca che Eurisko ha realizzato per Comieco -Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica- presentati oggi, in occasione della fiera Ipackima che si svolge alla Fiera di Rho (Milano).

L’ambiente è all’ottavo posto
Dall’indagine emerge che le caratteristiche delle confezioni ritenute più importanti dai consumatori nella scelta dell’acquisto sono quelle legate alla conservazione del prodotto: queste devono essere igieniche e riportare la descrizione degli ingredienti utilizzati. Meno importante è invece che la confezione rispetti l’ambiente e sia ecologica e, solo all’ottavo posto della classifica, che sia riciclabile e comoda per la raccolta differenziata dei rifiuti.
Alla domanda: “Quali sono secondo lei le tre maggiori fonti/cause di inquinamento tra quelle indicate?”, la maggior parte degli intervistati ha risposto (nell’ordine): il traffico automobilistico, le scorie e fumi dell’industria e i rifiuti solidi urbani. L’eccessivo uso di imballaggi viene invece percepito come una causa di inquinamento solo dal 16% dei consumatori.

Il pack che fa la differenza
Ma gli imballaggi sono tutti uguali? No, per i consumatori esiste una precisa classifica: il vetro è uno dei preferiti per quanto riguarda la capacità di conservazione del prodotto e l’igiene, ma viene ritenuto più difficile da smaltire rispetto agli imballaggi di cartone, che piacciono anche perché ritenuti poco costosi. La plastica, infine, è ritenuta funzionale per l’adeguato rapporto qualità-prezzo, ma decisamente poco ecologica.

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