Nel negozio del futuro Web e tradizione

Canali di vendita tradizionali e Internet sono destinati a convivere e a rafforzarsi reciprocamente, senza che il Web finisca per cannibalizzare i negozi fisici. Lo rivela una ricerca di Visa Europe, che parte dalle stime sulle vendite in rete. Nel 2012-2015 questo canale dovrebbe rappresentare una quota del 20% dei volumi di spesa complessivi (16,4% in Italia) ma nel contempo si vedrà anche un incremento sostanziale dell'uso della tecnologia nei punti di vendita.

Secondo lo studio The Store of the Future 2012-2015, commissionato da Visa Europe all'istituto di ricerca britannico Centre for Retail Research, tra 7 anni il destino dei negozi concepiti come lo sono oggi è incerto, con oltre un quarto degli esercenti (28,7%) che prevedono un decremento del numero di pdv. I format dei negozi sono destinati a cambiare secondo il 70% degli esercenti intervistati, che hanno dichiarato la loro intenzione di introdurre nuovi format e maggiori servizi informativi nel medio periodo.

I clienti saranno in grado di ordinare su Internet e ritirare i beni acquistati direttamente in negozio, mentre i piccoli esercizi potranno focalizzarsi su servizi e informazioni invece di mantenere costosi magazzini sovra-dimensionati. Il self scanning vedrà una forte espansione con oltre il 22% (17,2% in Italia) dei distributori che lo introdurrà presso i propri pdv.

Le etichette Rfid saranno introdotte da un terzo degli esercenti e nel futuro verranno utilizzate anche per l'offerta di promozioni, con circa il 50% (38% in Italia) dei negozianti che intende approfittare delle possibilità oggi offerte dalla tecnologia per inviare ai consumatori offerte promozionali personalizzate, ricorrendo ai dei dati contenuti nelle carte fedeltà attraverso messaggi di posta elettronica, sms o con metodi tradizionali come la posta cartacea.

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