Nielsen pensa a idee giovani per le nuove sfide del mercato globale

Uno scenario di sfiducia nella ripresa e di crisi profonda caratterizza oggi l'economia europea e quella italiana. Tuttavia, i numeri che testimoniano la crescita del Pil (+7,4% nel 2007 vs 5,4% mondo), della popolazione e della domanda che arrivano dai paesi emergenti -India, Brasile, Russia e Cina- consentono di guardare al futuro in chiave ottimista. Certo, serve una mentalità di approccio al mercato più aperta. è il messaggio di Stefano Fina, direttore commerciale di ACNielsen Italia, alla platea de L'Incontro 2008: “Come recita il claim di quest'anno: 'Think Young', per affrontare un biennio che si prevede ancora duro occorre pensare giovane. Guardare comunque con fiducia al futuro, con idee fresche e l'apertura mentale necessaria a vivere i nuovi player del mercato globale come opportunità e non come minaccia”.

Andare contro i tradizionalismi
Anche se le dinamiche sociali ed economiche dei nuovi paesi determinano una contrazione dell'offerta, è inutile arroccarsi su posizioni e strategie tradizionaliste. Un invito rivolto soprattutto al tessuto della piccola e media impresa italiana, ancora troppo ancorato alla leva prezzo come strumento per far crescere i volumi. “Il fattore convenienza è ancora molto importante per i consumatori, ma non fa necessariamente rima con taglio prezzo: vuol dire velocità nel fare la spesa, ampiezza dell'assortimento e della scala prezzi, comodità nel raggiungere il pdv”. Auspicabile quindi seguire il percorso delle multinazionali, che si stanno attivando per ridurre i costi logistici e per lavorare sull'innovazione. Indicazioni utili anche per i distributori, perchè lavorino in un'ottica di collaborazione con l'industria e sviluppino format sempre più modellati sulle nuove esigenze del consumatore.

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