Pasti fuori casa e fuori dal ristorante: nascono nuovi luoghi di consumo

Si mangia sempre più spesso fuori casa ma non al ristorante. Un altro segno della crisi evidenziato dai dati del panel Crest di Npd Group, aggiornati a marzo 2012 che evidenziano un calo dell'1,9% delle presenze nelle strutture della ristorazione commerciale. 
Si tratta, di fatto, del primo vero segnale di riduzione complessiva del mercato che, fino allo scorso dicembre, per esempio, aveva visto crescere il servizio veloce (bar, fast food e affini) a discapito dei locali con servizio al tavolo.

Fuori casa e fuori negozio
Le abitudini di consumo degli italiani nel fuori casa, tuttavia, sono caratterizzate da dinamiche piuttosto complesse: se da una parte la crisi razionalizza e riduce i consumi, dall'altra il mercato vive un momento  caratterizzato dal frammentarsi delle occasioni di consumo e da una funzione sempre più di servizio del pasto consumato al di fuori delle mura domestiche.
Questo processo è facilitato anche da cambiamenti che riguardano l'offerta: nascono nuovi luoghi di acquisto, che favoriscono a loro volta nuovi luoghi e nuove modalità di consumo. E così un altro dato sorprendente: il 22% degli italiani mangia fuori casa, ma anche fuori dai luoghi di acquisto del cibo. Un'occasione che la gdo non dovrebbe farsi sfuggire.

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