Pasto Buono contro lo spreco alimentare

Oltre 5000 iniziative contro lo spreco alimentare caratterizzeranno La Settimana per la riduzione dei rifiuti, in programma dal 22 al 30 novembre. Lo scopo è quello di promuovere azioni concrete in tema di lotta agli sprechi e sensibilizzare l’opinione pubblica ad un consumo consapevole delle risorse. Tra gli aderenti alla Settimana c’è Pasto Buono, che si propone di diffondere la cultura della lotta agli sprechi nel settore della ristorazione collettiva.

Come funziona
Ogni esercente che intende aderire al progetto può farlo utilizzando il sito di Qui! Foundation (www.quifoundation.it/aderisci/), che ha come obiettivo principale quello di offrire sostegno e assistenza a coloro che hanno più bisogno, contrastando la fame e lo spreco di cibo, che, secondo il Rapporto 2014 sullo spreco alimentare di Waste Watcher per Expo, in Italia vale complessivamente 8,1 miliardi di euro all’anno. Con questi presupposti, Qui! Foundation ha lanciato e continua a sostenere il progetto Pasto Buono, nato nel 2008 con l’obiettivo di evitare gli sprechi alimentari per trasformarli in risorse a sostegno degli indigenti e delle famiglie in difficoltà.

I numeri
Il funzionamento di Pasto Buono è semplice. Ogni giorno i volontari delle Onlus (Caritas e associazioni territoriali di volontariato) con cui collabora Pasto Buono, ritirano il cibo sano e invenduto presso ristoranti, self-service, pasticcerie, bar, tavole calde e altri esercizi food, salvandolo dalla spazzatura, per donarlo alle famiglie più bisognose. L’iniziativa ha reso possibile il recupero, nei soli primi 6 mesi del 2014, di oltre 100 mila pasti, che vanno ad aggiungersi agli oltre 500 mila pasti donati gli scorsi anni. Pasto Buono è attivo a Genova, Roma, Palermo, Cagliari, Firenze e, a breve, anche a Milano e Bari.

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