Come si legge in un comunicato di Centromarca, “Per la prima volta in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari, si dettano regole che riguardano le relazioni commerciali tra i vari operatori economici della filiera”.
I divieti previsti
In particolare, l'art. 62 del decreto legge pone una serie di norme che regolano, in maniera diversa fino quanto avviene oggi, sempre nello spirito di lasciare al mercato la ricerca di equilibri in perimetri chiari, le relazioni commerciali.
In sostanza viene vietato di:
- imporre condizioni ingiustamente gravose, retroattive, non contrattualmente previste;
- discriminare a fronte di prestazioni equivalenti;
- subordinare i contratti a circostanze estranee agli stessi e alle prassi commerciali;
- conseguire indebite prestazioni unilaterali;
- adottare altre condotte commerciali sleali.
Nuovi termini di pagamento
I pagamenti delle merci sono fissati in un arco temporale di 30 o 60 giorni: per le merci deteriorabili il termine legale è fissato a “trenta giorni dalla consegna o dal ritiro dei prodotti medesimi o delle relative fatture"; il termine di sessanta giorni, vine, invece, fissato per tutte le altre merci.
Controlli e sanzioni
L'articolo indica l'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (AGCM) come l'organo di vigilanza per il rispetto delle regole: l'Autorità, che può avvalersi della Guardia di Finanza per gli accertamenti del caso, può intervenire d'ufficio su segnalazione di qualunque soggetto interessato, anche assegnando sanzioni amministrative pecuniarie da 500 a 500.000 euro, in funzione del fatturato dell'azienda, della ricorrenza e della misura dei ritardi.
"Si tratta di misure -ha dichiarato Luigi Bordoni, presidente di Centromarca all'ANSA - che aumentano la concorrenza, eliminano costi a monte e possono determinare una riduzione dei prezzi finali. A tutto vantaggio delle famiglie".