Più umanità per essere indimenticabili

Rilevanti, consistenti, empatiche, queste le caratteristiche delle aziende ideali ... (da Gdoweek n.15)

risti... Asset fondamentali e figlie di una cultura aziendale rispettosa dei propri interlocutori basata sul presupposto che un’azienda giochi un ruolo socioeconomico che vada aldilà della mera produzione e vendita di beni e servizi. Inutile nascondersi: per ogni prodotto, ce ne sono almeno altri dieci analoghi, ogni negozio ne ha altrettanti vicini che vendono le stesse merci; è necessario, dunque, avere una finalità più alta, di più lungo respiro. Chi sono e che ruolo occupo all’interno di un sistema complesso, che si chiami azienda, città, Paese o mondo? Se non ci fossi più, chi sentirebbe la mia mancanza? Queste le domande da porsi e non è filosofia spicciola: si tratta di avere ben chiaro che, se non c’è una “reason why” all’esistenza di un’azienda, un elemento differenziante, se l’azienda non ha un’anima, un cuore, un costrutto sociale che la rendano unica, diventerà perdibile agli occhi dei clienti, diventerà solo fonte di reddito per i dipendenti, un inutile orpello per la comunità. Ogni azione deve essere guidata dal desiderio di essere parte di qualcosa di più grande, iniziando dall’azienda stessa; le aziende sono un organismo umano perché fatte da uomini non macchine e come tale vanno trattate, umanamente.

Amo il cambiamento e lo vivo con passione, mi occupo di marketing e retail da vent'anni, ho diretto on e off Gdoweek e da qualche anno anche Mark UP. Prima, ho seguito con altrettanta passione cinema e lifestyle, ho scritto di moda e di ristoranti, ho lavorato per la televisione e per la radio. Ho vissuto almeno tre vite e nessuna mi ha annoiata.

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