Quando il mare è in tempesta è importante tenere la barra diritta

Cristina Lazzati
Le prospettive del retail grocery alla luce dei cambiamenti in atto

Cosa aspetta il mondo del retail grocery nel prossimo futuro? McKinsey, nel report che pubblichiamo nella nostra coverstory, ha provato a fare delle previsioni. Alcune di queste non sono nel futuro ma già ben presenti oggi, come la forte pressione sui margini: l’aumento dei costi dall’altro l’inflazione che comprime il potere d’acquisto dei consumatori; questo, inevitabilmente, spinge le famiglie a cercare alternative più economiche e, ovviamente, a premiare le promozioni.
Il secondo punto, sottolineato da McKinsey, è “la polarizzazione della domanda”: il cibo di qualità, bio e sostenibile rimane un bene prediletto dai consumatori a più alto reddito, mentre le famiglie meno abbienti ripiegano su soluzioni più economiche.

Anche l’online, beniamino del consumatore negli ultimi anni, non manca di sentire il contraccolpo, tenuto conto che non è più un tavolo con pochi giocatori e vincere è più difficile. Un classico dell’economia di mercato in cui, si sa, i pionieri è meglio che non si mettano troppo comodi, perché il rischio è di ritrovarsi nelle retrovie, soprattutto se nel frattempo non ci si è fatti i muscoli e, per chi ha a che fare con la finanza ... è un attimo.

Anche i retailer hanno i loro problemi, intanto il moltiplicarsi dei campi da gioco, l’online con i suoi pure player, il quick commerce, i format discount con la loro offerta pragmatica con meno referenze e prezzi più bassi. Senza dimenticare, la negoziazione con l’industria che, come sempre, non è semplice, soprattutto di questi tempi e, infine, i rincari sui prodotti non aiutano la competitività. Quindi, secondo Mckinsey, per i retailer è il momento di cercare nuove fonti di profitto “sia all’interno del proprio core business, attraverso l’analisi avanzata e l’intelligenza artificiale, sia affacciandosi a nuovi canali di guadagno”, facendo tesoro della lezione che proprio gli e-tailer gli hanno insegnato: i dati sono il petrolio del nuovo millennio. Infine, ultimo punto: la sfida sui talenti. La carenza di competenze interne in campi come sostenibilità e tecnologie, porta il retail a cercare al di fuori del suo usuale territorio. In sintesi, un quadro non roseo che esige di essere affrontato con determinazione, serietà e parecchia creatività.

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