L’iniziativa di Regione Lombardia – quella di finanziare con un fondo di 500.000 euro progetti in franchising che valorizzino aree desertificate sul piano commerciale –è lodevole e risponde a una seria situazione di crisi e spopolamento commerciale anche nelle grandi città italiane, e soprattutto nelle periferie. Il commercio ha infatti un ruolo fondamentale nei processi di gentrification. Il supporto tecnico è fornito dal Salone del Franchising, Unioncamere Lombardia, Sistema Camerale, e le maggiori associazioni di settore (Assofranchising, Federfranchising, Confimprese). Oggi è partita la prima fase del progetto: la raccolta delle cosiddette "manifestazioni d’interesse" da parte dei franchisor interessati a insediarsi nelle aree a rischio di desertificazione.
"In questa prima fase esplorativa -commenta l'assessore al Commercio, Turismo e Terziario, Mauro Parolini - chiamiamo a raccolta le società di franchising per valutare il loro interesse verso le aree che abbiamo individuato per poi sviluppare proposte contrattuali a condizioni vantaggiose per i potenziali affiliati. successivamente selezioneremo i comuni in base ai territori indicati dai franchisor e e lanceremo entro il prossimo ottobre il bando per la selezione dei franchisee".
Lombardia in due numeri: oltre 8.700 pdv e il 22% del Pil nazionale
Nel definire il progetto ‘Fare impresa in franchising in Lombardia’ a cui ha collaborato anche Confimprese, Mario Resca, presidente di Confimprese, aggiunge che si tratta di “un antidoto anti crisi nel tessuto economico locale, in quanto incentiva una forma di pianificazione territoriale del tutto inedita, in collaborazione con i comuni e le società di franchising. Un antidoto, del resto, lo consideriamo anche noi come associazione, non solo perché siamo fieri di lavorare con la regione più virtuosa d’Italia, che assorbe il 22% del Pil nazionale e conta su 8.475 punti vendita e 240 brand in franchising, ma anche perché il progetto permette di dare un’ulteriore spinta al franchising e alla creazione di nuovi posti di lavoro. Alla Lombardia va il doppio merito di essere stata la prima a lanciare un’iniziativa specifica per il nostro comparto e di avere creato una triangolazione di sistema tra Regione, comuni e franchisor uniti su un progetto comune: riqualificare i centri urbani".
Limiti e difficoltà: le tempistiche un po' strette
Qualche difficoltà -aggiunge Resca - è, invece, da segnalarsi sul fronte delle tempistiche troppo strette per la presentazione della manifestazione di interesse da parte dei franchisor, fissata al 24 luglio a sole tre settimane dalla pubblicazione del bando: auspichiamo un allungamento dei tempi. Anche la dotazione economica di 500.000 euro totali non è particolarmente attraente, dato l’elevato numero di comuni potenzialmente coinvolti. L’ipotesi più probabile è che i franchisor si concentrino sui comuni che hanno i bacini di utenza commercialmente più interessanti".