L'approvazione (87% dei voti) del piano concordatario di Scarpe&Scarpe dà un segnale positivo nel processo di rilancio della catena

I commissari giudiziali hanno attestato l’approvazione della proposta di concordato in continuità aziendale di Scarpe&Scarpe, depositata al Tribunale di Torino lo scorso 10 dicembre 2021, con circa l’87% dei voti favorevoli. Lo comunica il consiglio di amministrazione della società. In particolare si è ottenuto il 100% di voti favorevoli dai creditori della classe 1 (Agenzia delle entrate, Dogane, Monopoli e Inps) e quasi l’84% dai creditori della classe 2 (fornitori di prodotti e servizi, banche e factor).

Il piano concordatario propone il rimborso integrale dei creditori privilegiati, l’adempimento della proposta di transazione fiscale e contributiva ai sensi dell’articolo 182 ter della legge fallimentare, e un rimborso fisso per i creditori chirografari pari al 16%, oltre a un possibile earn-out per un ulteriore 4%, basato sulla performance economico-finanziaria della società nell’ultimo anno di piano, e un 2% circa proveniente dalla vendita dei beni messi a disposizione dai precedenti amministratori: Scarpe&Scarpe è controllata al 100% da Sagi Holding SpA i cui azionisti si identificano nella famiglia Pettenuzzo.

L’approvazione a larga maggioranza della proposta concordataria da parte dei creditori, rappresenta per Scarpe&Scarpe una dimostrazione di rispetto e fiducia, un passo fondamentale nel percorso che ha visto la società impegnata da quasi due anni, prima nello sviluppo e poi nell'implementazione del piano di risanamento e rilancio -commenta Cristiano Portas, amministratore delegato di Scarpe&Scarpe-. Nonostante il contesto di mercato fortemente perturbato dagli eventi pandemici, ora aggravato anche dalla guerra e dalla conseguente instabilità geo-politica, che ha causato gravissime ripercussioni sui costi dell’energia, delle materie prime e dei trasporti, iniziamo a vedere i primi frutti del progetto di risanamento strategico e operativo avviato nel giugno 2020. Il risultato del voto dei creditori ci porta a considerare con ottimismo la prospettiva dell’omologa del concordato. Con tutti i colleghi e collaboratori lavoriamo intensamente, ogni giorno, con rinnovato spirito di squadra nella diligente implementazione del piano concordatario”.

 

 

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