Select ottiene la qualifica di marchio storico

È il primo brand del settore legumi secchi a ricevere il riconoscimento, dato solo a marchi registrati da oltre 50 anni, di proprietà di aziende di eccellenza

Selezionare e confezionare i migliori legumi e cereali provenienti da tutto il mondo, con l’obiettivo di diffondere la dieta mediterranea e portare sulle tavole degli italiani solo ingredienti di qualità: è questa, da oltre 60 anni, la mission di Select, marchio di proprietà di Agria. L'azienda, con sede a San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli, è guidata dalla famiglia Aliberti, giunta alla terza generazione.
Select si qualifica come la prima (e ad oggi unica) azienda italiana del settore legumi secchi ad aver ottenuto il prestigioso riconoscimento di 'marchio storico', con iscrizione al registro speciale dei marchi storici d’interesse nazionale da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, e istituito presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. La qualifica di 'marchio storico' è attribuita ai marchi registrati da almeno cinquant’anni e rinnovati con continuità nel tempo, realizzati da imprese produttive di eccellenza, storicamente collegate al territorio nazionale: “Questo riconoscimento ci riempie d’orgoglio –commenta Aniello Aliberti, direttore generale di Agria– e ripaga i tanti sforzi che l’azienda mette in campo quotidianamente, con impegno e dedizione, per offrire ai consumatori che scelgono Select qualità ed eccellenza. Il tutto nel segno di una storia familiare e di una tradizione che portiamo avanti con forza e determinazione.”

La storia del marchio Select inizia nei primi anni ’50, quando il fondatore Romualdo Aliberti ha l’intuizione di confezionare i legumi secchi in astucci di cartone, da distribuire con un marchio ad hoc e facilmente identificabile: "È così che, nel 1957, è nato Select -prosegue Aniello Aliberti- che di fatto rappresenta il primo brand di settore ad avere immesso sul mercato i legumi in astuccio, mentre fino a quel momento venivano venduti sfusi". Con l'introduzione di un packaging dedicato, l'azienda ha reso più semplice e funzionale tutto il processo distributivo e di acquisto del prodotto: "Per certi versi -segnala il direttore generale di Agria- il nuovo pack potrebbe essere considerato come un'applicazione ante litteram del concetto di user friendly... La scelta dell'astuccio in cartone ci ha consentito infatti di efficientare la distribuzione, il consumo, il trasporto e la conservazione del prodotto, veicolando, al contempo, il marchio Select".

Sin dai suoi esordi sul mercato, Select si è distinto dunque per una vocazione all’innovazione e alla modernità: "Questi valori aziendali -precisa il direttore generale di Agria- si combinano con quelli dell'attenzione alla qualità, della trasparenza verso i consumatori e della cura della materia prima. Tutti elementi che ci hanno permesso, nel tempo, di restare sempre al passo con le esigenze della clientela ed essere differenzianti sul mercato".
La terza generazione della famiglia Aliberti, oggi alla guida della società, prosegue all'insegna della continuità con i core value aziendali, arricchendoli con ulteriori priorità, a partire dalla forte focalizzazione sullo sviluppo sostenibile: "Si tratta di un tema che coinvolge tutta la nostra filiera produttiva -conclude Aniello Aliberti-, spaziando dalla selezione delle materie prime alla scelta di partner e fornitori affidabili, dall’utilizzo di energie rinnovabili allo sviluppo di pack innovativi e ecofriendly, fino all’attenzione per le persone e il territorio".
Attualmente l’azienda sta puntando a un modello di business sostenibile con l’attuazione di un piano di sostenibilità di medio lungo periodo ed è inoltre impegnata in un’operazione di totale rebranding, in innovazioni tecnologiche e nel lancio di nuovi prodotti al passo con le richieste di mercato.

Agria è presente con i marchi Select, Bio Select e Poppy in maniera capillare in tutte le insegne della gdo dell’area 4 (Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia); in area 4 l'azienda è anche uno dei principali operatori del mercato, con una market share del 38% a volume (con una punta del 50% in Campania e quote superiori al 30% in Puglia e Sicilia). In Italia è player di riferimento del settore con una quota di circa il 13% a volume.

 

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