Supply chain, le imprese sono sfornite di nuove logiche

La modalità di approvvigionamento delle materie prime e materiali di confezionamento nel settore alimentare si fonda ancora sul reintegro a fabbisogno sulla base di previsioni di vendita e scorte di sicurezza, mentre le prassi collaborative con i fornitori sono ancora scarsamente diffuse. Sono queste alcune delle evidenze emerse dalla ricerca sul supply chain management nel settore food & beverage, effettuata da SDA Bocconi in collaborazione
Il campione. Condotta nel primo semestre 2004, la ricerca si è̀ focalizzata sulle aziende con fatturato annuo
superiore a 30 mio di euro ed ha coinvolto circa il 10% (in valore) delle imprese di produzione (su un totale di circa 500 aziende) e il 15% (in valore) delle aziende della grande distribuzione, comparto del quale hanno aderito al progetto nove tra i venti maggiori gruppi operanti in Italia.
Sistemi previsionali. Sotto il profilo gestionale, il 55% delle aziende di produzione dichiara di utilizzare sistemi di previsione basati su algoritmi di forecasting e il 79% presenta un processo di previsione della domanda ricco ed articolato, che tiene conto anche della dinamica delle promozioni e dei dati di sell-out. Tuttavia per tale processo, pur giudicato di assoluta importanza, le aziende percepiscono un grado di formalizzazione ed efficacia ancora insoddisfacente: valore medio 2 in una scala da 1 (minima efficacia) e 6 (massima soddisfazione).
Sistemi Erp. Sono ormai una realtà̀ consolidata per l'industria. Meno diffuse le soluzioni specifiche per il supporto dei singoli sottoprocessi di supply chain management. Molte aziende (il 67% del campione dell'industria) si sono orientate verso soluzioni di Business Intelligence. Sul fronte gdo prevale l'utilizzo di soluzioni proprietarie sviluppate sia internamente che esternamente. Tali sistemi supportano prevalentemente i processi di gestione degli ordini di vendita (100% dei casi), gestione e pianificazione degli approvvigionamenti (100%) e gestione delle promozioni (89%).
Informazioni. La trasmissione delle informazioni con clienti e fornitori avviene ancora prevalentemente attraverso sistemi di tipo tradizionale (telefono e fax), a cui si affianca oggi l'e-mail. Si riscontra peraltro una maggiore diffusione di sistemi non tradizionali (Edi e Web Edi) nella trasmissione di dati tra azienda di produzione e grande distribuzione, dove le informazioni condivise sono principalmente ordini di vendita e fatture.
Trasporto. Mediamente, solo il 32% delle aziende gestisce le attività̀ di trasporto in casa, mentre è̀ accentuato il presidio della pianificazione dei trasporti, che è̀ gestito internamente nel 90% dei casi. In particolare, i produttori tendono mantenere in house la distribuzione del surgelato e del fresco.
L'iniziativa Ecr. Contrastanti i giudizi emersi. Da sottolineare l'ancora scarsa conoscenza dell'iniziativa da parte dell'industria (il 36% dichiara di non conoscerla). Inoltre, solo il 7% del campione dell'industria dichiara di avere aderito e di esserne soddisfatti, mentre un giudizio di piena soddisfazione è espresso dal 45% delle aziende della grande distribuzione.

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