Tempo di franchising chi, come e perché

Uno strumento prezioso per sviluppare reti di vendita affidabili, minimizzando i rischi. Centrale la scelta della location e l’affidabilità del franchisee (da Gdoweek 10 - 2016)

Da salvagente negli anni della crisi economica a nuova frontiera dell’imprenditoria, a fianco e a supporto dell’online in un’ottica di crosscanalità: il franchising è un settore che continua ad attirare investimenti dopo un 2014 in leggera flessione. Secondo i dati di Assofranchising, l’anno scorso ha fatto registrare il segno più in tutti gli indicatori: 23,3 miliardi di giro d’affari (+0,2%), oltre cinquantamila punti di vendita (+0,8%) per un migliaio di brand, occupati a quota 190mila. I settori con la maggiore attività in affiliazione sono il food, sia come ristorazione sia come distribuzione, seguito da abbigliamento, viaggi e turismo, benessere e wellness, immobiliare. Tra i servizi, soprattutto nelle grandi città, sono in espansione asili nido e ludoteche. Per quest’anno, Confimprese prevede l’espansione di ottica, arredamento, prodotti erboristici e oggettistica per la casa, segno che, nel carrello della spesa, il consumatore sta lentamente ricominciando a introdurre anche beni non di prima necessità. Una soluzione vantaggiosa e affidabile, per franchisor come per franchisee come confermano alcuni dati di Federfranchising Confesercenti, secondo il quale il 50% delle nuove attività non in affiliazione è in difficoltà dopo sei mesi dall’avvio, il 30% chiude entro il primo anno e solo il 20% supera i 5 anni; solitamente, invece, meno del 5% delle aziende in franchising fallisce. A che punto siamo? Cosa ne pensano i diretti interessati? Ecco una breve ricognizione di alcuni tra i brand più attivi in Italia e non solo.

10_GDOWEEK10_2016_CoverStory_intPerché il franchising
Tra le insegne food impegnate con questa formula, c’è senz’altro Carrefour, che ha iniziato trent’anni fa: oggi conta oltre 600 punti di vendita in franchising e sta pensando a ulteriori espansioni, soprattutto in Triveneto. “Per noi il franchising rappresenta il modo più veloce per espanderci in un territorio - spiega Maurizio Nicolello, direttore franchising e sviluppo supermercati di Carrefour Italia- soprattutto quando il franchisee è un imprenditore che gestisce già un suo negozio”.
Sviluppo prioritario in affiliazione anche per Tally Weijl, catena di abbigliamento per donne dai 15 ai 25-30 anni, presente da dieci in Italia, dove opera con una rete di 45 punti di vendita diretti e 140 in franchising. “D’ora in avanti ci espanderemo principalmente con questa formula -spiega il Country Manager di Tally Weijl Marco Dellapiana- per il quale abbiamo adottato un modello di business molto resiliente, che prevede merce in conto vendita, un’equa distribuzione dei rischi e una forte integrazione con l’affiliato, in termini sia di sistemi informatici sia di formazione, fattore critico di successo. Inoltre, ascoltiamo i feedback dei franchisee e facciamo una sintesi dei suggerimenti nel riassortimento”.

L’articolo completo su Gdoweek 10 – 2016 

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