Tengelmann insiste ad Est, dalla Romania alla Cina

Tengelmann concentra la
propria espansione nell'Europa
dell'est. “In Europa
occidentale, i consumi sono in
stagnazione, ma nell'est europeo
c'è molto movimento, per
cui il nostro gruppo parte all'offensiva,
premendo sull'acceleratore”,
ha dichiarato alla
conferenza annuale Karl-Erivan
Haub
, titolare-gestore della
grande società di famiglia.
In questo periodo, il gruppo si
prepara ad entrare in due mercati
nuovi con il discount Plus,
che sta costruendo un primo
deposito in Romania ed è
pronto a sbarcare in Grecia.


La Cina nel mirino

L'indiscusso
fiore all'occhiello del
gruppo è Obi, la principale insegna
tedesca di fai-da-te, presente
in dieci paesi europei oltre
che in Cina. La quota estera
delle vendite è del 29%, ma
l'obiettivo è portarla al 50%.
In Cina, Obi possiede nove
pdv, cinque dei quali aperti durante
lo scorso esercizio. Se le
attività europee sono ritornate
in attivo dopo la crisi del 2000,
non tutto riluce all'estero.

Usa in rosso.
Il rischio
principale è la partecipazione
americana A & P gestita da
Christian Haub, fratello di
Karl-Erivan. Le perdite negli
Usa sono considerevoli, anche
se calate dal record negativo di
178 milioni di dollari del 2002
ai 113 milioni del 2003. Recentemente,
A & P ha aperto a Detroit un grande super del tipo
«food basics», già sperimentato
in Canada dove A & P è
in attivo. Se la formula dovesse
risultare vincente, A & P potrebbe
rientrare in attivo a medio
termine.

Il business in casa. Quanto al mercato interno,
sempre molto depresso, Plus si
è consolidato, aprendo l'anno
scorso 210 pdv, chiudendone
parallelamente 150, e inaugurandone
quest'anno 250. L'insegna
di supermercati Kaiser's
Tengelmann ha appena lanciato
una campagna imperniata sulla
qualità del servizio per differenziarsi
dai discount. Lievemente
in perdita lo scorso anno,
Kaiser's pensa di ritornare
in attivo entro quest'anno.

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