Demetra: il format che soddisfa il segmento plant-based

    • Docenti:

      Sandro Castaldo

    • Studenti:

      Francesca Arduino, Alessandra Giuliani, Filippo Giuseppe Giuliani, Gianandrea Novellone, Elena Spano, Beatrice Stamera

    In un contesto che appare saturo di proposte alimentari differenti ed innovative che traggono ispirazione anche da culture lontane, si è cercato di individuare un segmento ancora insoddisfatto: il plant-based. La dieta plant-based si fa portavoce di un’attenzione nei confronti della sostenibilità ambientale dei prodotti che vengono consumati, che devono essere principalmente a km zero, non raffinati e che non hanno dunque seguito un processo fortemente industrializzato. La scelta di ideare un punto vendita alimentare di questo genere deriva dall’osservazione di una crescente attenzione dei consumatori verso queste tematiche, in particolare con riferimento all’ambiente e allo sviluppo di processi di produzione sostenibili.

    Pertanto, il nome pensato per il punto vendita è “Demetra”: sorella di Zeus, nell’antica Grecia rappresentava la dea del grano e dell’agricoltura, nutrice della gioventù e della terra verde e invocata negli inni omerici come “portatrice delle stagioni”. Nonostante per molti non evochi immagini o concetti direttamente connessi al mondo alimentare e ambientale, si ritiene che essa sia un’insegna che incuriosisce il potenziale cliente e si ipotizza che quest’ultimo possa essere attratto dal conoscere qualcosa di nuovo, una pillola di cultura da condividere nelle più svariate occasioni.

    L’obiettivo di Demetra è promuovere l’educazione ambientale e il consumo consapevole dei prodotti alimentari, coniugando i sentimenti associati tipicamente al cibo, quali soddisfazione, piacere e felicità con un modo per rimanere in salute e in pace con l’ambiente. Ciò che si intende primariamente incentivare è la sensibilizzazione dei consumatori alla sostenibilità, in grado di generare non solo uno status di benessere fisico, come già noto, ma anche mentale, andando a coinvolgere l’aspetto morale del consumo al fine di creare un equilibrio tra etica e piacere edonistico.

    Il punto vendita sarà dunque realizzato con materiali sostenibili, quali legno, vetro e acciaio e si è deciso di posizionarlo nel quartiere CityLife di Milano, sia perché luogo all’avanguardia dal punto di vista ambientale e tecnologico, sia perché piuttosto centrale e frenetico, punto di passaggio strategico per lavoratori e turisti.

    Demetra si articola in due aree: il superette e il ristorante. Il primo è costituito da prodotti delle aziende agricole dell’hinterland lombardo e, per ridurre gli sprechi e l’impatto sull’ambiente, si venderanno cibi e bevande sfusi, collocati in appositi dispenser dove il cliente potrà scegliere la quantità desiderata. A tal proposito saranno disponibili contenitori riciclabili da acquistare, per chi ne fosse sprovvisto, che potranno ovviamente essere riutilizzati durante le spese successive.

    Il tutto sarà valorizzato dalla presenza di QR code da scansionare per scoprire l’origine di produzione del prodotto selezionato, ma anche modalità di conservazione e utilizzo di esso. Verranno infatti fornite delle idee per realizzare piatti semplici, ma gustosi, ricette che varieranno mensilmente in modo da includere solamente l’impiego di frutta e verdura stagionali reperibili all’interno del punto vendita.

    Per rendere l’esperienza di acquisto ancora più coinvolgente, i clienti potranno assaggiare le ricette nel ristorante interno che sarà costituito da 15 coperti con una cucina a vista sulla sala. Grazie alla presenza della gastronomia, i prodotti realizzati dalla cucina potranno essere acquistati da asporto e ordinati anche attraverso le app di consegna a domicilio.

    Per la leva promotion è stata predisposta la creazione di un profilo Instagram dove pubblicare informazioni sui prodotti e attraverso cui effettuare collaborazioni con influencer inseriti in questo mondo, come Cucina Botanica, ma anche promotori delle nuove proposte di Milano come “A Milano Puoi”. Inoltre, sempre nell’ottica di limitazione degli sprechi, i prodotti avanzati dalla gastronomia e quelli freschi invenduti potranno essere acquistati tramite la piattaforma TooGoodToGo.

    Infine, si intende organizzare un evento di apertura che verrà pubblicizzato tramite social, ma anche con cartelloni pubblicitari affissi nelle principali stazioni metro della città e, per fidelizzare i primi clienti, in questa occasione verranno distribuiti buoni sconto del 15% sul primo acquisto e più in generale verranno create delle fidelity cards per rafforzare il rapporto con la clientela, trasmettendole un nuovo modo di fare la spesa sostenibile.

    Dal punto di vista finanziario, si prevede un continuo aumento del fatturato del superette fino a 1.920.000€ nel 2026, mentre quello del ristorante rimarrà stazionario pari a 202.500€ in quanto si presume di sfruttare al massimo i limitati coperti sin dall’apertura del punto vendita. Dati gli ingenti costi iniziali, i primi due esercizi presenteranno una perdita che però verrà presto sanata, già a partire dal 2024. Inoltre, anche la crescita costante di ROS e ROMI testimonia la sostenibilità di Demetra nel lungo termine.

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