RevItaly, il made in Italy sostenibile

    Revitaly
    • Università: Bocconi
    • Docenti:

      Sandro Castaldo

    • Studenti:

      Jacopo Belliato, Mattia Corporale, Altea Cardia, Leonardo Dell'Era, Martina Guidaldi, Giorgia Martelli, Martina Scandura

    La crescita del mercato del second hand è tra i fenomeni più dirompenti che stanno scuotendo il settore della moda, con un’ascesa inarrestabile che gli garantirà di raggiungere entro il 2030 il doppio del valore del mercato mondiale del fast fashion. Comprare abiti usati ormai è una moda e le ragioni di questo successo sono varie: il consumatore odierno è sempre alla ricerca di nuovi affari e attento al rapporto qualità – prezzo del prodotto; l’idea di shopping alternativa all’omologazione imperante del fast fashion; la crescente consapevolezza dell’impatto ambientale e sociale della filiera dell’abbigliamento che spinge a fare acquisti di seconda mano come soluzione più etica e sostenibile.
    Nonostante al momento il principale motivo della diffusione di tale fenomeno sia quello economico, si prevede un cambiamento culturale sul tema della sostenibilità trainato soprattutto dalle nuove generazioni.

    In questo contesto nasce  Revitaly, con una missione ben precisa: donare una nuova vita ai vestiti usati destinati ad essere scartati, dando spazio e visibilità ai piccoli artigiani italiani che offrono un’esperienza tailor-made.

    Il concept store si propone di supportare queste piccole realtà, fornendo loro un luogo di grande rilievo in una metropoli come Milano in cui poter vendere le proprie creazioni realizzate a mano per mantenere viva la tradizione italiana e contribuire allo sviluppo del settore. Revitaly punta ad un target di consumatori giovani, appartenenti prevalentemente alla Generazione Z e ai Millenials, sensibili ai temi ambientali e desiderosi di costruire un futuro sostenibile.

    Nel punto vendita il cliente può far valutare i propri vestiti usati e, in base al loro grado di usura, riceverà dei punti. In particolare, i capi più usurati saranno destinati ad una riqualifica da parte degli artigiani che daranno vita a creazioni uniche e personalizzate. Invece, i capi di abbigliamento in buono stato saranno igienizzati e successivamente destinati alla vendita nel negozio di proprietà “Usato come Nuovo”.

    L’esperienza in Revitaly inizia attraversando un corridoio in cui saranno mostrati i processi tramite i quali i vestiti usati vengono rigenerati. Il percorso prosegue in un open – space, in cui lungo il perimetro sono distribuiti i negozi, dotati esternamente di pannelli digitali per raccontare la storia di ciascun artigiano. Questi ultimi, inoltre, offriranno un servizio di riparazione e sartoria su misura, con la possibilità di personalizzare i propri capi. Pertanto, si terranno 7 workshop al mese con l’obiettivo di sensibilizzare i visitatori sul tema del riciclo e dello spreco tessile.

    I clienti potranno godere di un’esperienza immersiva e innovativa, osservando da vicino il lavoro di un esperto artigiano e potendo partecipare alla trasformazione dell’usato in oggetti nuovi e riutilizzabili. Inoltre, al centro del concept store sarà presente un bar, accessibile da ogni area del negozio. Questo spazio sarà anche utilizzato per organizzare eventi serali come esposizioni e concerti di artisti emergenti, oltre a incontri con ospiti di rilievo. Infine, i clienti potranno monitorare sul sito web i punti accumulati con la consegna dei vestiti usati e utilizzarli per acquisti nel negozio «Usato come Nuovo» o per partecipare ad eventi e workshop.

    Il punto di vendita sarà interamente ristrutturato nel rispetto dei principi della sostenibilità, attraverso l’impiego di materiali ecologici, l’utilizzo di un impianto fotovoltaico per ridurre al minimo consumi ed emissioni, il riutilizzo dei materiali di scarto per ridurre gli sprechi tessili e la sostituzione di sostanze inquinanti con prodotti di origine naturale. L’edificio si troverà in Via Simone Martini 3, nel quartiere Barona nella periferia Sud – Ovest di Milano, una delle zone residenziali più verdi della città e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. La location del punto di vendita è stata selezionata tra le aree indicate dal Comune di Milano come degradate ed abbandonate, con l’obiettivo di rivitalizzare un quartiere periferico e portare grande valore e visibilità. Questa scelta ci permette sia di essere coerenti con la nostra mission legata all’economia circolare sia di lasciare, nel nostro piccolo, un’impronta positiva per la città di Milano e non solo. Infatti, il format proposto è adatto ad essere riprodotto in qualsiasi altro capoluogo italiano.

    La principale fonte di reddito di Revitaly è il canone di locazione del bar e degli artigiani per lo spazio commerciale. Il contratto prevede una tariffa fissa e una variabile, pari rispettivamente al 20% e al 15% dell’eccedenza di fatturato rispetto alle soglie previste. Per quanto riguarda i costi di ristrutturazione dell’edificio, questi ultimi ammontano a 780.000€ ammortizzabili in 12 anni. Nei primi 15 anni, inoltre, sosterremo un costo di 37.000€ per ammortizzare l’installazione dell’impianto fotovoltaico. Infine, si stima di raggiungere il break even point nel terzo anno di attività.

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