Tornano gli ostacoli alla liberalizzazione del wi-fi

È un emendamento introdotto nel Decreto Fare approvato dalla Commissione Trasporti, Poste e telecomunicazioni che rischia di bloccare la liberalizzazione del settore. Ne parla la Repubblica. Ora occorre sperare che la situazione venga corretta prima della approvazione della Camera.

Si vuole tracciare il collegamento
La norma mira a rendere obbligatorio per il gestore, retail o horeca, a tracciare il collegamento dell'utente con tecniche onerose. Risultato: rischiano di chiudere molti degli attuali punti di accesso pubblici e a volte anche gratuiti. Perché come dice il Garante della Privacy con l'emendamento vengono reintrodotti obblighi di monitoraggio e registrazione dei dati a suo tempo contenuti nel decreto Pisanu.

Illegittimo
C'è da tracciare l'"indirizzo fisico" del terminale, il cosiddetto MAC address, ma secondo il Garante sussiste anche "un profilo di illegittimità" perché questi dati sono dati personali, in quanto sono molto spesso riconducibili all'utente che si è collegato a Internet". Si auspica perciò un provvedimento più ragionato "che non abbia carattere d'urgenza".

Server apposito
Per risolvere il problema occorrerebbe installare e gestire un server apposito ("syslog"), messo in sicurezza, per associare l'indirizzo al MAC Address che identifica il dispositivo non solo ma bisognerebbe obbligare il gestore a fornire un Ip pubblico, che però nel mondo sono praticamente esauriti. Aspetti questi non considerati in Commissione: ora non rimane altro che la discussione in Parlamento.

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