Cifre importanti, testimonianze istituzionali e del mondo produttivo che confermano il successo italiano della fiera vitivinicola in Italia e all'estero: la 48esima edizione di Vinitaly presentata a Roma è raccontata da cifre a sei zeri, nell'ambito dei 33 miliardi di euro dell'export italiano dell'agroalimentare, 5 miliardi sono totalizzati dalla filiera vinicola. Così Vinitaly 2014 supera 100mila metri quadrati netti venduti per il salone in programma dal 6 al 9 aprile prossimi a Verona.
Interazione tra produzione e innovazione
“Una conferma di come il settore abbia infinite potenzialità -ha affermato Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali- nell'interazione continua tra produzione e innovazione. L'investimento dell'incoming - un milione di euro per promuovere Vinitaly all'estero e per l'incoming di buyer a Verona- conferma il punto di forza di un'iniziativa che può accompagnare le nostre aziende piccole e medie, all'estero con grandi vantaggi”. È stato sottolineato durante l'incontro, il legame stretto tra Vinitaly e Expo 2015, che non si fermerà alla presenza nel Padiglione Italia di Vinitaly, ma è l'espressione di un lavoro che dura già da qualche tempo, e che integra la filiera del vino interamente con quella del cibo.
Politiche europee
Sulle politiche Europee, Paolo de Castro, europarlamentare, presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, ha parlato degli atti di applicazione della PAC, sulla questione che vieterebbe la commercializzazione di diritti d'impianto agli Stati membri che optano per il passaggio al sistema delle autorizzazioni “non dal 2016 ma dal 2020”. E si è detto sereno: “ sugli aiuti al settore del vino, che andranno direttamente ai produttori”. Ha auspicato una partecipazione forte del Governo in sede di Consiglio europeo su queste tematiche, con l'obiettivo di adattare le attuali norme, che hanno una forte incidenza sulla competitività delle imprese, alla Politica Agricola Comune riformata”.
Partecipazione internazionale
Oltre all'importante partecipazione internazionale -di Giappone, Germania, Nord Europa, Nord America, Russia e Cina, i mercati più richiesti, con delegazioni che arriveranno anche da Svizzera, Austria, Gran Bretagna, Slovenia, Croazia, Romania, Bulgaria, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Danimarca, Ungheria, Portogallo, Repubblica Ceca, India, Estremo Oriente, Taiwan, Hong Kong, Corea del Sud, Australia, Sud Africa, Israele, Camerun, Messico, Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania, Finlandia- altre iniziative nell'edizione 2014. Taste and Buy, per il b2b wine&spirit dove, dove avviare scambi commerciali, e l'enoteca dell'International Buyers' Club, a disposizione di tutti gli operatori esteri presenti in fiera con degustazione libera di vini appositamente selezionati dalle aziende per i mercati internazionali.
Vinitalybio
Al padiglione 11 ci sarà Vinitalybio, organizzato in collaborazione con Federbio per dare visibilità ai vini biologici certificati, capaci di alimentare un interesse crescente in particolare tra i consumatori del Nord America, del Nord Europa e dell'Estremo Oriente. Dopo la presenza a New York, Vinitaly International parteciperà dal 25 al 28 marzo all'International Wine & Spirits Show di Chengdu in Cina, evento fuorisalone del China Food and Drinks Fair for Wine & Spirits, la più importante fiere b2b del settore vitivinicolo cinese con 700 espositori italiani e 8.000 visitatori.