Zalando connected retail contro le rotture di stock

Zalando integrated commerce con Adidas © Zalando / Claudius Pflug
Zalando integrated commerce con Adidas © Zalando / Claudius Pflug

Le rotture di stock sono un problema rilevante anche per i player online come Zalando, che per porvi rimedio ha intrapreso la strada del connected retail. La strategia, lanciata a fine 2018, prevede un'ulteriore evoluzione della piattaforma di Zalando che connette brand, retailer, influencer, creativi, produttori e marchi privati, con l'aggiunta del tassello dei negozi fisici.

I numeri del Zalando connected retail

I primi 600 negozi sono entrati nel circuito l'anno scorso, adesso siamo a circa 1.000 store inseriti e i piani rivelati da Carsten Keller, a capo del progetto "connected retail" di Zalando e VP direct to consumer, sono ambiziosi: arrivare in capo a 3-5 anni ad aggiungerne altri 70 mila, inserendo nel conto piccoli negozi indipendenti e grandi catene, tra le quali il più recente ingresso è quello della tedesca Karstadt Kaufhof con gli 8 department store di Berlino (città che ospita anche la sede di Zalando).

Il peso delle rotture di stock

 

I consumatori che cercano in capo o un prodotto sulla piattaforma di Zalando e non riescono a concludere l'acquisto perché non è presente in magazzino sono tanti: Zalando ha calcolato 8,6 milioni di notifiche in un solo trimestre, che portano il conto annuo a 20-30 milioni di transazioni non portate a termine. Con uno scontrino medio di 50 euro significa circa un miliardo di euro di mancate vendite all'anno. I partner Zalando che possono contare su una rete fisica possono contribuire ad arginare questa falla rendendo disponibile il proprio stock, dal quale i clienti online potrebbero attingere in caso di necessità.

Zalando connected retail: il servizio

L'obiettivo finale è integrare sempre più fisico e online attivando il click & collect e la consegna dei resi dai negozi partner, in più migliorando le performance di consegna a domicilio da negozio con il delivery in giornata o il giorno successivo. Il tutto entro i prossimi 12-18 mesi. I vantaggi per i negozi fisici riguardano la crescita della rotazione dei prodotti e nuove opportunità di cross selling per i clienti che si presentano in store (Zalando ha 27 milioni di clienti online), in sostanza un incremento nei fatturati. I primi risultati confermano la previsione: alcuni dei negozi partner Zalando che hanno aderito al connected retail hanno incrementato gli incassi al metro quadro di oltre il 60%, e di conseguenza i profitti, migliorando le rotazioni fino al 100%. Per diventare partner Zalando occorre integrare i magazzini, in cambio di una commissione data a Zalando per ciascuna transazione partita online, mentre il costo della consegna ricade sull'acquirente. Tra i partner i cui magazzini sono già collegati tramite il software Zalando ci sono Tommy Hilfiger, Seidensticker, Bestseller, Drykorn, Marc O Polo.

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