Uk, la crisi rende il consumatore mobile

Tempi duri per le aziende di marca in Gran Bretagna peggio che nel Bel Paese.  Lo dice una recente ricerca di Experian, società specializzata nei servizi informativi finalizzati a impedire le frodi creditizie; stando all'indagine aggiornata a giugno 2009, quattro intervistati su 10 ritengono scorretto e deludente il comportamento delle industrie di marca, mentre il 63% dei consumatori non è più fedele ai brand di cui aveva fiducia prima della crisi. L’80% degli intervistati dichiara di avere come valore prioritario la convenienza del prezzo. Il 70% però, è questa è forse la migliore notizia,  dichiara di essere anche più attento alla sostenibilità ambientale dei prodotti che acquista. Dieci anni fa analoghe ricerche davano valori di 30 punti più bassi.

Prospettive
Oltre la metà degli intervistati ha dichiarato di dedicare più tempo alla valutazione della convenienza delle offerte, e il 27% dei clienti visita più negozi prima di effettuare l’acquisto.
Secondo Experian questi atteggiamenti sono destinati a dimostrarsi irreversibili; per le aziende si tratta quindi di studiare nuove strategie di fidelizzazione e puntare soprattutto sulla qualità del servizio: il cliente infatti si comporterà sempre più in maniera razionale dando meno spazio alle emozioni. Lo dice Experian ed è l’esatto contrario di quanto affermano molti guru o sedicenti tali della sociologia. Il guaio è che è difficile farsi prendere dalle emozioni quando si hanno pochi soldi in tasca.

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