Per il consorzio Grana Padano occorre consolidare la ripresa

Per il Consorzio di Tutela del Grana Padano, il
2010 mostra una situazione in cui occorre prestare attenzione, in cui non mancano alcuni aspetti positivi.
“Secondo
dati Nielsen riferiti al bimestre febbraio/marzo -
dichiara Stefano Berni (nella foto) direttore generale
- le nostre vendite sono cresciute del 6,2% e anche i
numeri dell'export sono positivi: siamo la Dop italiana
più venduta al mondo, visto che quasi 1,2 milioni di
forme sono state vendute oltreconfine. Speriamo che
questa ripresa sia duratura per dare stabilità a tutta
la filiera”. Berni mette l'accento sui fattori che stanno
determinando questa ripresa, in primis sul vissuto
del Grana Padano, percepito come formaggio con un
corretto rapporto qualità/prezzo e con una grande
versatilità in cucina. “Oggi - prosegue Berni
- spingiamo per fare capire al consumatore le
differenze organolettiche e di uso in cucina del Grana
Padano in funzione di tre stagionature: 12 mesi, oltre
16 mesi e Riserva oltre 20 mesi. Da nostri analisi, il
consumatore sta iniziando a comprendere questa
suddivisione e noi crediamo possa essere una strada
corretta per preservare il valore del nostro formaggio
da una promozionalità selvaggia. Non siamo contro
la promozione, ma crediamo che debba essere
accompagnata da più cultura di prodotto”.

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