Accessori da abbinare: calze e collant modificano il reparto

calze e collant gdoweek 3 2021
Dominano le griffe del fashion ed emergono i brand di nicchia e fantasia. Fondamentale è la capacità di innovare i processi

Collant come borse e gioielli: accessori da abbinare all’outfit del giorno e da cambiare in base alle tendenze del momento. È l’approccio proposto dai brand del fashion, che, in concreto, definiscono stili e colori della stagione. Così, per esempio, Balmain ha firmato dei collant supercoprenti, 100 denari (e oltre), in varie declinazioni di colore mentre Gucci ne ha proposto una versione decorata con il classico monogramma delle 2 G incrociate. Il brand fiorentino è andato oltre e ha lanciato dei collant strappati che, nonostante il prezzo (pari a ben 149 euro), sono andati subito sold out online. Pure le calze sono utilizzate sempre più di frequente come veri e propri accessori. Qui, tuttavia, a dettare il ritmo non sono tanto le griffe quanto i brand di nicchia. Nomi come Arturo o Gatti a Pois hanno creato un nuovo stile, fatto di palette di colori inediti e di fantasie divertenti. I loro prodotti, che si rivolgono tanto all’uomo quanto alla donna, si caratterizzano per l’ottimo rapporto tra qualità e prezzo. Molta cura è dedicata, in particolare, al processo produttivo in un’ottica di sostenibilità. Così, per esempio, tutta la catena di produzione dei calzini di Arturo - fatta eccezione per la coltivazione del cotone - si svolge in Italia ed è completamente tracciabile. Allo stesso modo i fornitori delle materie prime sono membri Better Cotton Initiative, il più grande programma di sostenibilità sul cotone al mondo.

Anche l’underwear si è ritagliato un ruolo all’interno degli assortimenti della gdo. Anche qui le proposte basiche (come i classici slip da uomo) vengono affiancate a prodotti con una valenza modaiola (per esempio la bralette in pizzo oppure il perizoma).

Ciò accade soprattutto nelle superfici più ampie (quali gli ipermercati), dove l’offerta è più vasta e articolata sia in termini di categorie sia in termini di brand. Per contro quando gli spazi sono limitati e la vocazione extra-food non è così marcata la costruzione assortimentale è essenziale.

calze e collant gdoweek 5Nonostante la complessiva contrazione di abbigliamento e accessori, calze e collant resistono. Lo dimostra generalmente il reparto dei punti di vendita della gdo, la cui offerta, nell’arco dell’ultimo anno, non è stata ridimensionata. La significativa contrazione del mercato risulta più evidente allargando l’orizzonte temporale. Negli ultimi 20 anni il consumo della calzetteria femminile in Italia si è ridotto in termini di volumi. Incidono il progressivo mutamento delle abitudini di abbigliamento e l’allungamento del ciclo di vita del prodotto. Per fare fronte a tale situazione, le aziende hanno lavorato in due direzioni: hanno puntato sull’introduzione di innovazioni (come i prodotti senza cuciture oppure quelli green) e hanno progressivamente allargato il range dell’offerta. Di fatto oggi sugli scaffali si può trovare una vasta gamma di prodotti: da quelli più basici, di utilizzo quotidiano (come i fantasmini oppure i collant 40 denari) a quelli con uno spiccato contenuto fashion, come i collant con fantasie elaborate (pois, floreali, rete) e dai colori intensi. E ci sono poi le referenze contraddistinte da funzionalità mirate (per esempio collant con pressione graduata o contenitivi, adatti a chi sta molte ore in piedi) e quelle dedicate alle donne curvy. Si cerca di intercettare segmenti eterogenei di consumatori, rispondendo sia ai bisogni di ordine funzionale (il ricambio) sia al desiderio di novità (l’acquisto d’impulso). Innovazione. È questa la chiave del successo di Golden Lady, come dimostra l’ottimo riscontro ottenuto sul mercato da Ecoline. “Si tratta una gamma completa di collant e calzini realizzati con Infinyl, un filato eco-sostenibile proveniente da materie prime rigenerate - spiega Carlo Mariotti, direttore commerciale Italia Golden Lady Company -. Infinyl nasce dal nostro laboratorio di ricerca e sviluppo che lavora incessantemente allo studio di filati innovativi e di metodi produttivi all’avanguardia. Anche la produzione è interna e avviene tramite un processo di riciclo dei materiali di produzione che non avrebbero avuto altro utilizzo nella catena tessile”. Il lancio di Ecoline, così come l’esclusiva linea di collant senza cuciture, risponde a un chiaro obiettivo strategico. “Ci proponiamo di creare un’offerta dal valore superiore ed una maggiore profondità di assortimento che possa avvicinare alla grande distribuzione anche consumatrici più esigenti che sono clienti abituali di punti di vendita specializzati”. Per comunicare il lancio della linea Ecoline sono stati realizzati dei pallbox in materiali eco-sostenibili e un Qr-Code per dare informazioni immediate sulle caratteristiche del nuovo filato.

Distretto e numeri

Si scrive collant, si legge Castel Goffredo. Il centro mantovano rappresenta, infatti, il fulcro del distretto della calzetteria, con oltre 330 aziende e 6.330 addetti. Qui viene tuttora prodotto il 90% delle calze vendute in Italia. Non solo: si tratta del 2° polo mondiale nella produzione di calze donna dopo la Cina, con cui condivide il primato nell’export di collant con una quota pari al 23% sul totale. Attualmente l’Europa si conferma l’area prioritaria di destinazione delle calze esportate dall’Italia, con la Gran Bretagna in testa alla classifica. Nel corso dell’ultimo anno, alla produzione delle categorie core (calze, collant, intimo seamless) si è aggiunta quella delle mascherine. Alcuni stabilimenti sono stati, infatti, convertiti così da poter realizzare mascherine lavabili, di lunga durata.

> Proposte basiche affiancate da prodotti con una valenza modaiola sia per calze che per l’underwear

> Aumenta la durabilità: resistenza garantita dalla crescente qualità dei filati

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