Ad aprile gli incentivi trainano il mercato del bianco

Il mercato dei grandi elettrodomestici italiano ha beneficiato dell’effetto degli incentivi governativi introdotti ad aprile 2010: secondo le rilevazioni di GfK Retail and Technology, nel primo quadrimestre dell’anno il mercato Mda (Major Domestic Appliances, il cosiddetto bianco) ha segnato trend positivi. In particolare nel mese di aprile, periodo di introduzione degli incentivi, il mercato ha registrato una crescita dell’8% a volume e addirittura dell’11,4% a valore rispetto a un anno fa, segno che i consumatori hanno approfittato dei sussidi pubblici per concedersi articoli di gamma medio-alta. Il miglior risultato si è verificato per le lavastoviglie: questo prodotto ha infatti beneficiato sia degli incentivi per l’acquisto del singolo elettrodomestico che di quelli legati all’acquisto della cucina. In misura minore anche il comparto della cottura da incasso ha mostrato dinamiche sostenute dal programma di incentivazione.
L’importanza a valore dei settori interessati dagli incentivi sul complesso del segmento dei grandi elettrodomestici è ovviamente cresciuta durante l’anno: ad esempio le lavastoviglie sono passate dal 15,4% di quota del 2009 al 18,2% dell’aprile 2010.
 
Già a partire dai primi mesi del 2010 i grandi elettrodomestici avevano comunque cominciato a recuperare terreno rispetto all’andamento negativo del 2009: gennaio ha infatti segnato +1,1% a unità e +3,6% a valore, febbraio +1,8% a unità e +3,1% a valore e marzo, il mese precedente degli incentivi governativi, +3,2% a unità e +5,2% a valore.
«Le buone performance registrate nel mercato Mda nei primi mesi dell’anno sono frutto degli incentivi governativi di Aprile, ma non solo - ha dichiarato Dario Putignano, business director di GfK Retail and Technology Italia - . Secondo le analisi di GfK il mercato delle lavatrici, ad esempio, continua a segnare risultati estremamente positivi che, considerando l’assenza di un programma di incentivazione al consumo su questo comparto, dipende soltanto dalla capacità del mercato, industria-distribuzione-acquirenti, di creare e sostenere l’acquisto di sostituzione».

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