Affari per 2,4 miliardi con le macchinette da caffè

Nel 2000 erano 700.000; nel 2005, i distributori automatici installati in luoghi lavorativi e pubblici superavano già le 1.700.000 unità. Grazie a complessivi 6 miliardi di erogazioni, hanno generato un fatturato complessivo di 2,4 miliardi di euro, di cui circa 1,2 imputabili alle bevande calde, 386 milioni a quelle fredde e 232 milioni agli snack dolci e salati. Queste le cifre diffuse da Confida (Associazione Italiana Distribuzione Automatica) che ha condotto internamente un primo studio congiunturale sul settore. Il consumo di caffè espresso e altre bevande calde rimane centrale, con quasi 4 miliardi di consumazioni e il 70% del parco macchine. Ma anche davanti ai distributori automatici gli italiani si dimostrano sempre più attenti alla propria alimentazione e più aperti verso proposte alimentari in linea con la salute. Emerge così una vera e propria "acqua-mania”, con un consumo di oltre 650 milioni di bottigliette di minerale, alle quali vanno ad aggiungersi 70 milioni di confezioni di succhi di frutta. Di particolare interesse, l'incremento del consumo di snack freschi: frutta, verdura, yogurt e macedonie. Un'offerta praticamente inesistente 5 anni fa, che ora, con ben 50 milioni di consumazioni erogate, pesa il 7% sul totale vendite. Per finire, l'ubicazione: il 90% dei distributori sono installati in uffici e aziende, il 5,2% in scuole, università e altre comunità, il 3,9% in ospedali e uffici pubblici e solo lo 0,5% in luoghi aperti al pubblico come stazioni e metropolitane. Un dato, quest'ultimo, che la dice lunga sulle potenzialità di crescita di questo canale di vendita.

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