Alimentaria 2010: innovazione oltre la crisi

Barcellona non è la Spagna e un visitatore mordi e fuggi a una fiera specializzata non è un analista economico attendibile. Certo è che la crisi abbattutasi sulla Spagna con il crollo del Pil e dell’occupazione segni evidenti non ne mostra. Non per le strade della metropoli catalana e nemmeno nei padiglioni di Alimentaria, esposizione internazionale del food che oggi chiude i suoi battenti dopo cinque giorni. Grande il concorso di pubblico (si aspetta di arrivare anche quest’anno ai 130mila visitatori delle passate edizioni) e presenza record di espositori: 4000, 1200 dei quali provenienti da 75 paesi esteri.

Gli italiani

La presenza italiana (200 espositori, per la gran parte tramite rappresentanti spagnoli) è nutrita ma nella maggior parte dei casi avviene in stand collettivi: ad esempio sette formaggi dop (Grana, Parmigiano Reggiano, Caciocavallo Silano, Asiago, Gorgonzola, Pecorino Romano e Bufala campana) sono presenti con uno stand collettivo dell’Afidop, l’Assocazione che riunisce i Consorzi caseari. Presenza collettiva anche di produttori raggruppati nel padiglione Italia dall’Ice, e da stand promossi dalla Regione Campania e dalla Regione Lazio. Bisogna comunque rilevare che l’imminenza del prossimo Cibus ha presumibilmente consigliato le aziende italiane a concentrare gli investimenti sul mercato interno.
Ma la presenza del nostro cibo non manca anche in altri stand che non si peritano di proporre alimenti “Italian sounding”. Tra i più inquietanti si segnala una confezione di lasagna “Dolcefarniente” prodotta in Belgio e la mozzarella “Napoli”, eventualmente miscelabile con parmigiano o provolone, originaria di Valladolid.
Ma al di là di questi aspetti quasi pittoreschi c’è un settore dove probabilmente gli italiani hanno di che preoccuparsi: quello della pasta di semola: turchi e tunisini infatti sono pronti ad affilare le armi.

Innovazione

Alcuni spazi specializzati presentano tematiche di rilievo per tutto il settore. Questo il caso delle quarte e quinte gamme, con dimostrazioni quotidiane di come si possano sviluppare ricettazioni ad alto valore aggiunto. Un aspetto di estremo interesse di Alimentaria 2010 è l’enfasi data all’innovazione, di packaging e di prodotto. Innoval 2010, esposizione di novità internazionali, ha presentato centinaia di proposte, molte delle quali in attesa di sbarcare in Italia. Ne presenteremo una panoramica nei prossimi numeri di Gdoweek.

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