Alleanza cooperativa internazionale contro la crisi ortofrutticola

Le cooperative di Italia, Francia e Spagna presentano al Parlamento Ue un documento congiunto contenente proposte per il rilancio del settore in seguito alla crisi del settore ortofrutticolo che investe da mesi tutti i paesi europei e tutte le produzioni. Per questo le organizzazioni cooperative italiane, spagnole e francesi hanno chiesto alla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo che il settore rimanga oggetto di un sostegno e di un bilancio adeguato dopo il 2013 e che resti imperniato sulle Organizzazioni di Produttori.

Il documento congiunto è stato presentato il 10 novembre nel corso di un incontro con l'on. Paolo De Castro e altri membri della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, chiedendo che venga preso in considerazione in occasione della discussione sul futuro della Politica Agricola Comunitaria e sulle disposizioni specifiche in materia di OCM (Organizzazione Comune di Mercato) ortofrutticoli.

Le organizzazioni firmatarie del documento sono: Fedagri-Confcooperative, Legacoop-agroalimentare e AGCI-AGRITAL (Italia), Cooperativas Agroalimentarias (Spagna) e FELCOOP, Federazione francese della cooperazione ortofrutticola (Francia).
Francia, Italia e Spagna sono i tre principali paesi produttori di
ortofrutticoli dell'Ue, nei quali la produzione cooperativa rappresenta
il 76% della frutta ed il 64% degli ortaggi commercializzati.

I punti della richiesta

Per far fronte ad un mercato in cui la domanda è sempre più concentrata, le associazioni firmatarie sono concordi sul fatto che i produttori e le loro cooperative debbano rafforzarsi in termini dimensionali e di competitività.

Nello specifico, sono state richieste le seguenti misure chiesto: il mantenimento di una OCM ortofrutticoli anche oltre il 2013, dotata di un bilancio specifico per finanziare gli aiuti imperniati sulle OP e sui Programmi Operativi, l'adeguamento e miglioramento degli strumenti di prevenzione e di gestione crisi all'interno dell'OCM in previsione della campagna 2010, la definizione nel quadro comunitario di un sistema orizzontale di "gestione di crisi gravi", capace di garantire un reddito ai produttori.

Altre proposte specifiche hanno riguardato il mantenimento delle norme di commercializzazione UE, il miglioramento delle condizioni di esportazione e l'opposizione alla liberalizzazione delle importazioni, la necessità di misure comunitarie per evitare abusi commerciali e per responsabilizzare la gdo, con l'obiettivo di garantire la copertura dei costi di produzione sopportati dagli agricoltori.

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