Assobibe a Cibus 2022: filiera delle bevande analcoliche a rischio

A Cibus 2022 Assobibe propone lo studio I soft drinks in Italia: status, nuove sfide & scenari evolutivi per il settore realizzato da Nomisma

Il Pil nel 2022 è atteso sotto il 2% e anche i consumi delle famiglie italiane, in risalita nel 2021, metteranno a segno un timido +1,7%. Sono i dati dello studio I soft drinks in Italia: status, nuove sfide & scenari evolutivi per il settore realizzato da Nomisma e resi noti in occasione dell'assemblea generale Assobibe, l’associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche, all'interno delle attività di Cibus 2022. Lo studio evidenzia che anche l’industria delle bevande analcoliche sta risentendo della situazione socio economica attuale con effetto domino su tutti gli anelli della filiera: nei primi tre mesi del 2022 le vendite in gdo hanno fatto registrare un -3,6% a volume. Secondo Nomisma, quattro italiani su dieci sono preoccupati dell’inflazione: oltre il 77% cambierà i propri comportamenti d’acquisto e oltre il 45% concentrerà la propria spesa alimentare su prodotti indispensabili. A questo si aggiunge l’intenzione di oltre il 30% degli intervistati di ridurre le occasioni di consumo fuori casa come evidenziato dai dati Censis presentati all’ultimo International Horeca Meeting organizzato da Italgrob.

Le dichiarazioni

L’industria delle bevande analcoliche e la filiera a monte e a valle hanno attraversato questi ultimi due anni di pandemia, i cui effetti si sono particolarmente sentiti nel canale Ho.Re.Ca, con grande determinazione a ripartire, facendo squadra, senza arrendersi alle difficoltà e ai cambiamenti nelle abitudini di consumo che ha lasciato in eredità -dichiara Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe-. Nel 2021 i consumi sono tornati a crescere, seppur sotto i livelli pre-pandemia (-6% rispetto al 2019), ma l’impennata dei prezzi di energia e materie prime alimentari, la guerra in Ucraina e la delicata situazione geopolitica internazionale stanno mettendo a dura prova la tenuta del settore. Ci aspettano mesi difficili, soprattutto per le piccole e medie imprese che rappresentano il 61% del settore”.

I dati presentati oggi da Nomisma fanno riflettere. Dopo la pandemia la ripresa è ora minacciata dal forte aumento dei costi di produzione -afferma il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio-. Quasi 8 famiglie su 10 sono orientate a cambiare le proprie abitudini di acquisto di fronte a una crescita dei prezzi. Abbiamo il compito, soprattutto in un momento come quello attuale, di non scoraggiare gli investimenti nel nostro paese. La sugar tax rischia di mettere in difficoltà non solo attori internazionali ma anche imprese italiane”.

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