Barclays scommette sulla moneta elettronica

Barclaycard Business, divisione di Barclays Global Retail and Commercial Banking (GRCB), specializzata nei processi di transazione legati ai pagamenti no-cash, intende sviluppare il servizio “acquiring”, che consiste appunto nell'insieme dei processi di pagamento tramite moneta elettronica. Il mercato italiano presenta notevoli possibilità di sviluppo, favorite, tra l'altro, dall'incidenza tuttora scarsa dei pagamenti con carte che si registra anche, e soprattutto, nel commercio al dettaglio, incluso quello su grandi e medie superfici a libero servizio. Barclaycard Business si rivolgerà in primis alle insegne leader della distribuzione moderna italiana, facendo leva sull'esperienza costruita a livello europeo e in particolare in Gran Bretagna, dove la società guidata da Bill Thomson annovera fra le sue referenze Sainsbury's e Morrisons.

La strategia di Barclayrd
«Noi puntiamo su alcune specificità che ci distinguono nel panorama italiano della monetica -precisa Delia Pedersoli, Senior International New Business Manager - riassumibili in tre aspetti cruciali per l'efficienza e la sicurezza dei processi: l'assistenza clienti attiva 24 ore su 24, la flessibilità delle soluzioni in rapporto alle esigenze dei clienti, e la gestione delle frodi che in Gran Bretagna è garantita da una squadra di persone concentrate solo su questo servizio». Delia Pedersoli, che lavora a Northampton, sede della società inglese, a circa 100 km a nord di Londra, coordinerà le attività “acquiring” di Barclaycard Business in Italia: è fiduciosa del fatto che nei prossimi cinque anni le transazioni basate sulle sole carte di credito cresceranno di quasi il 24%, passando dagli attuali 15,4 miliardi di euro agli oltre 36,3 miliardi previsti per il 2011. Per quanto riguarda la diffusione dei mezzi di pagamento soprattutto nelle spese alimentari, le abitudini degli italiani sono ancorate all'uso del contante che rappresenta il 50% delle transazioni in Gda, mentre l'altra metà si divide equamente tra Pagobancomat e carte di credito. Zoomando su questo tema (per il quale si veda anche MARK UP, ottobre 2007, pag. 55), si può precisare che a livello nazionale l'uso del contante sfiora il 70%, e solo negli ipermercati si raggiunge un equilibrio 50-50 tra monetica e cash.

Un mercato italiano complesso
Il mercato italiano presenta alcune caratteristiche pressoché sconosciute in Gran Bretagna. Per esempio, il Gestore Terminale (GT) - il “processor” che s'interpone tra l'acquirer (il Barclaycard Business della situazione) e il merchant, cioè il distributore -è figura tipicamente italica, mentre nel caso di Barclaycard Business le due entità, GT e acquirer, coincidono, e questa coesistenza è secondo Delia Pedersoli, un plus: «La complessità del mercato italiano induce, infatti, i non addetti ai lavori a confondere, nel caso di disservizi o problemi tecnici, le figure del processor e dell'acquirer». Obiettivo di Barclaycard Business non è quello di sostituirsi alle banche o ai GT, ma di offrire un'integrazione di servizio, che trova i suoi punti di forza nei minori costi promessi ai clienti della distribuzione. Al momento l'offerta Barclaycard Business non è chiara nei suoi dettagli: la società inglese non vuole fornire cifre sui “saving”, che si aggirano mediamente intorno al 10%, ma dipenderanno dal potere d'acquisto del cliente e dal grado di servizio richiesto.

Andamento delle transazioni con pagamento elettronico: 2007-2011*









































Tipo di carta



2007



2008



2009



2010



2011



Crescita 2007-2011



REVOLVING



54.746



60.716



66.855



72.131



78.000



+9,3



DI CREDITO



15.471



18.731



22.839



28.521



36.331



+23,8



DI DEBITO



39.275



41.985



44.016



43.610



41.672



+1,5




*valori in milioni di euro

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