Barilla Center for Food & Nutrition, un aiuto alla qualità della vita

Una fucina “di pensiero” che racchiuda i contributi delle personalità più importanti in ambito accademico, scientifico ed economico per raccogliere le sfide lanciate dalla modernità, in tema di sostenibilità, salvaguardia, cultura e “funzione sociale” del cibo. In sintesi è questa la mission di Barilla Center for Food & Nutrition, think tank promosso dal gruppo alimentare parmense per formulare proposte concrete che siano in grado di influenzare l’inerzia del mondo politico e sociale su temi legati a cibo e nutrizione.
“Siamo un’azienda alimentare leader -spiega Francesco Del Porto, direttore market unit Italy di Barilla Cfn- e fortemente sensibile alle tematiche sociali. Per questo abbiamo sentito il dovere di dare il nostro contributo mettendo non solo a disposizione la nostra esperienza di quattro generazioni, ma soprattutto dando la possibilità ad alcune personalità di grande rilievo (da Mario Monti a Umberto Veronesi, passando per eminenti accademici, sociologi, economisti, ndr) sia dal punto di vista delle loro esperienze professionali di assoluto successo che per la indiscussa credibilità, di formulare pensieri e proposte utili a rispondere concretamente ai grandi e veloci cambiamenti in atto che stanno impattando sulla società in tutto il pianeta. Auspichiamo che Barilla Cfn possa contribuire a migliorare la qualità della vita di molti milioni di persone nel mondo”.

Verso quale direzione sarà indirizzata la vostra attività?

Le personalità coinvolte saranno responsabili di individuare i temi prioritari ed emergenti che necessitano di una risposta urgente nel campo della nutrizione ed alimentazione e su questi di formulare proposte e ipotesi di lavoro. Non si tratta di un progetto chiuso: il Center evolverà nel tempo, aggregando nuove forze, e rispondendo prontamente a quelle che sono le necessità e le richieste della società sui temi più importanti, dal cibo per tutti all’accesso all’acqua, dal cibo come salute alla lotta all’obesità.

Se la globalizzazione, così come è stata definita finora, ha fallito, come può un grande gruppo multinazionale calarsi in questa realtà neo-localista? Esiste una ricetta Barilla?

Non esiste una ricetta unica, e non parlerei di fallimento della globalizzazione o di approccio localista. Come Barilla cerchiamo, invece, di essere molto pragmatici, lontani il più possibile da ideologie o logiche di pensiero. Prendiamo semplicemente atto che vi sono dei temi che necessitano di una risposta urgente e di fronte ai quali non possiamo fare finta di nulla: come Barilla, attraverso il Center for Food & Nutrition, faremo la nostra parte”.

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