Le vendite di cibo biologico nel Regno Unito hanno registrato negli ultimi sei mesi un significativo calo del 19%, concludendo un lungo periodo positivo che aveva visto crescere il business di dieci volte in dieci anni, fino a raggiungere nel 2007 un fatturato di 1,3 miliardi di sterline.
L'Istituto italiano per il commercio estero (Ice) cita a tal proposito le cifre di un sondaggio condotto da Tns Wordpanel per conto del quotidiano The Guardian, presso un campione di 25.000 famiglie britanniche. I numeri mostrano che la spesa per alimentari "organici" è passata dai 100 milioni di sterline mensili di inizio anno agli 81 milioni del mese di agosto. Il prodotto biologico che più patisce il calo della domanda sono le uova, seguite da pollo, latticini, frutta e verdura.
La quota del cibo biologico nel mercato dei prodotti alimentari (di poco superiore al 4%) resta comunque minoritaria.
La flessione della domanda di alimenti biologici (il cui prezzo è, in alcuni casi, anche doppio rispetto a quello degli alimentari non-bio), potrebbe essere legata alla stretta dei consumi da parte delle famiglie britanniche a fronte di un aumento generalizzato dei prezzi dei prodotti alimentari.