Cambiano i contratti di locazione commerciale

Il decreto Sblocca Italia presentato venerdì scorso dal Governo e ancora in attesa di pubblicazione sulla gazzetta Ufficiale contiene, secondo le anticipazioni del testo oggi disponibili, un'importante novità sulle locazioni commerciali: se il loro importo supera i 100mila euro all'anno (limite che sale a 250mila per gli alberghi) i contratti potranno derogare dalle disposizioni previste dalla legge 392/78, il cosiddetto “equo canone” , a tutt'oggi in vigore per i contratti non abitativi). Di fatto ad essere coinvolti dalla novità dovrebbero essere i grandi negozi nei centri città e le strutture della gdo.

Le conseguenze

Sulla base dell'enunciato della bozza del decreto si possono ipotizzare almeno quattro conseguenze possibili sui nuovi contratti mentre nulla cambierà ovviamente per quelli in corso.
1) Non sarà più necessario stipulare per contratti della durata minima di 12 anni (sei più sei di rinnovo automatico).
2) Si potranno stabilire forme alternative di aggiornamento canone rispetto all'indice Istat introducendo, analogamente a quanto accade nei contratti di affitto di ramo d'azienda normalmente praticati nei centri commerciali, una parte variabile del canone legata agli incassi del negozio;
3) Il proprietario potrebbe evitare la clausola di prelazione in caso di vendita;
4) potrebbe essere definita in misura minore o addirittura eliminare la buonuscita in caso di non rinnovo del contratto alla scadenza.

Tornereno sull'argomento quando sarà disponibile un testo ufficiale del decreto

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