Sono 10 i distributori in Italia -Auchan, Carrefour, Conad, Coop Italia, Crai, Esselunga, Finiper, Selex, Sisa, Autogrill - che hanno deciso d'implementare il Catalogo Elettronico GS1 GDSN, nuovo sistema di sincronizzazione dei dati. Anche tra i produttori italiani la sua adozione è in crescita, in aziende come Ferrero, Lavazza, L'Oreal, Cameo, Granarolo, Sutter, ItaliaPizza, Sofidel, Henkel.
Il nuovo servizio di catalogo elettronico lanciato da Indicod-Ecr, basato sugli standard di GS1, permette ai partner commerciali, produttori e distributori, di migliorare la precisione e l'affidabilità del processo di comunicazione e di sincronizzazione delle informazioni relative ai loro prodotti.
Vantaggi
Ecco alcuni vantaggi segnalati dalle aziende che hanno adottato il catalogo elettronico:
- margine di errore
-30% - costi di fatturazione
-37% - time to market
-20/60% - risorse impiegate per il trattamento dati
- resi e più disponibilità di prodotti
-10%
Alcuni casi aziendali
Coop ha evidenziato una riduzione dei tempi di inserimento dei codici articolo pari all'80%, una riduzione del “time to maket” di 10 giorni ed un incremento della consistenza dei dati e dell'allineamento delle anagrafiche pari al 35%.
SC Johnson ha rilevato una riduzione del 30% dei costi di gestione amministrativa e dei resi.
Kraft ha testimoniato la riduzione del 20% del margine di errore nel riordino e del 27% nella codifica dei codici prodotto.
Guida pratica
Indicod-Ecr e PricewaterhouseCoopers hanno elaborato congiuntamente un documento che ha l'obiettivo di guidare in modo pratico e semplice i produttori e i distributori nella valutazione di fattibilità dell'implementazione del catalogo elettronico secondo lo standard GS1 GDSN. Dopo una breve introduzione sul funzionamento del catalogo elettronico e sulle principali fasi per l'implementazione, il documento evidenzia in dettaglio, fornendo dei criteri per quantificarli, i benefici che l'utilizzo di questo strumento può dare. Ai fini della valutazione sono considerati anche i costi potenziali per l'implementazione. I costi riguardanti l'implementazione del catalogo elettronico non sono elevati, tuttavia le aziende possono cogliere l'opportunità per ottimizzare anche i processi relativi che ne sono impattati.
Lo sviluppo
“Come è stato per l'introduzione del codice a barre che ha vissuto tre momenti: un'iniziale inerzia all'adozione, un secondo momento di massiccia diffusione ed infine un'esigenza consolidata per svolgere efficientemente il proprio business, così si sta configurando lo sviluppo del catalogo elettronico -si legge nella guida-. Avendone riconosciuto i benefici, siamo ora in un momento di forte espansione in Italia. Nell'arco di un paio d'anni il catalogo elettronico sarà 'business as usual' e sarà un altro importante tassello che migliorerà l'efficienza della filiera produzione-distribuzione".