Clausole contrattuali non conformi: lo Stato francese rinvia a giudizio nove insegne

Lo Stato francese ha deciso di rinviare a giudizio 9 insegne della distribuzione (Auchan, Carrefour, Leclerc, Casino, Cora e Système U quelle alimentari, mentre le altre tre del comparto non food non sono note) per pratiche abusive nei confronti dei fornitori. L'annuncio è stato dato ieri da Hervé Novelli, ministro del dicastero Commercio e consumo francese.
“Nei prossimi giorni -ha precisato il ministro- il giudice civile determinerà se le clausole per cui sono chiamate in giudizio le aziende della distribuzione sono effettivamente abusive”.

Contratti tipo
La Direzione della Concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi ha controllato 400 contratti “tipo”, con riferimento alla legge francese sulla Modernizzazione dell'economia dell'agosto 2008 e “tra questi, diversi evidenziano delle clausole controverse”.
Le clausole cui si fa riferimento, riguardano, per esempio, l'imposizione ai fornitori di ritirare la merce invenduta allo stesso prezzo oppure prevedono forti penalità -imposti dal distributore- in caso di ritardo delle consegne. E ancora, contratti che obbligano i fornitori ad accettare ad accettare di effettuare ribassi di prezzi sui loro prodotti, senza contropartita reale.
Lo Stato francese intende chiedere, per ogni insegna, un ammenda fino a 2 milioni di euro.

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