Cobolli Gigli: l’inflazione scende perché si consuma meno

Scende a luglio il costo della vita. I dati provvisori sull’inflazione diffusi oggi dall’Istat registrano un tasso tendenziale annuo dell’1,1%, un decimo meno che  a giugno. Il rallentamento dell’inflazione su base tendenziale è essenzialmente dovuto al bilanciamento dei due principali aggregati, cioè i beni (che salgono al +1,1% rispetto al +0,9% di giugno prevalentemente a causa del rialzo dei carburanti) e i servizi (che scendono al +1,3% rispetto al +1,6% di giugno).


Il commento di Federdistribuzione

"Il basso livello del tasso di inflazione rappresenta un fattore positivo per le famiglie italiane che recuperano un po’ di ossigeno, ma è al contempo lo specchio della debolezza strutturale della domanda interna, che colpisce sia i prodotti non alimentari che quelli alimentari" commenta Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione.
I recenti dati dell’Istat sulle vendite al dettaglio indicano infatti per il periodo aggregato gennaio-maggio 2013 rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente un calo complessivo del -2,9%, con l’alimentare a -1,6% e il non alimentare a -3,5%. "La chiave di volta per uscire dalla crisi non può che essere la ripresa dei consumi. Occorre ridare potere d’acquisto alle famiglie e soprattutto scongiurare nuove imposizioni fiscali che risulterebbero ulteriormente depressive. È dunque indispensabile evitare definitivamente l’aumento dell’Iva e proseguire, senza alcun ripensamento, sulla strada delle liberalizzazioni e dell’inserimento di concorrenza nei mercati".

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