Coin apre a Verona il secondo Excelsior Milano

Sul totale di cinque piani, tre offrono un mix selezionato di brand del lusso -Givenchy, Prada,
Balenciaga, Brunelli, Cucinelli, Church's, Golden Goose
, per citarne
alcuni- un pianterreno dedicato alla profumeria e, infine, un livello
meno uno, focalizzato sul cibo con spazi sia per acquisti sia per
consumo in loco a conferma della validità della contaminazione
food-abbigliamento, il tutto distribuito su una superficie totale di
3.700 mq.

Investire in Italia
"Questo è il nostro modo di provare a fare cose nuove, questa è la
nostra risposta verso chi ritiene folle investire in Italia -ha
chiarito all'inaugurazione del negozio Stefano Beraldo, (in foto) Ad di gruppo
Coin-. Noi ci crediamo e lo facciamo trovando parntner riconosciuti per
la loro capacità di ricerca, selezione e innovazione nella scelta di
capi e modelli, saldamente legati alla città e al gusto dei suoi
abitanti".

30 milioni di fatturato
L'investimento è stato di circa 8-9 milioni di euro e il
fatturato a budget prevede una cifra vicino ai 30 milioni di euro con un
organico totale di circa 120 persone.

I partner

Così, se per Excelsior Milano la scelta era caduta su Antonia Giancinti,
a Verona il riferimento è la famiglia Galli, titolare di diverse
boutique a insegna Folli Follie a Verona, Mantova, Brescia, Bologna e
Riccione. Alla parte food, sempre affidata a Eat's e a Sergio Menegazzo,
si aggiunge, al piano terreno il GrandCaffè Excelsior di Armando Bordin,
titolare della celebre locanda Castelvecchio di Verona: si tratta di un
vero caffè all'italiana, luogo d'incontro per un momento di relax in
qualunque momento del giorno.

Lo stile architettonico

Due gli architetti che hanno contribuito alla creazione di questo
ambiente: Aldo Cibic, che, con il suo team, si è occupato del lavoro di
restauro dell'edificio, a partire da ampie vetrine, che rendono
attraente lo store, oltre che di creare, all'interno una struttura con
fori che "collegano" i diversi piani e spazi di vendita, dove verranno
anche inserite apposite installazioni. L'interno, invece, è stato
affidato a Vincenzo De Cotiis (già designer anche del flagship di
Milano), che si è ispirato ai grandi magazzini degli Anni Venti e Trenta
del novecento, utilizzando materiali come l'ottone e una pietra tipica
del lago d'Iseo, per realizzare una struttura classica, in linea con il
sentire della città.

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