Conad esporta sempre più prodotti italiani sulle tavole europee

In un anno in cui le esportazioni del settore alimentare registrano un
calo del 3,5% rispetto al 2008, l'export di Conad ha prodotto una crescita del 15% un giro d'affari di 30 milioni di euro. I
dati sono stati comunicati nel corso del seminario La sfida
dell'internazionalizzazione
organizzato  a Roma da Legacoop agroalimentare. In forza del risultato positivo che dipende dal una strategia molto articolata di promozione del prodotto italiano, Conad auspica la nascita di una struttura consortile che raggruppi produzione e distribuzione con finalità precise nello sviluppo di progetti di internazionalizzazione.

Promozioni all'estero
Conad è l'unica catena della distribuzione italiana a portare in Europa i prodotti italiani con promozioni -vedi in particolare Vive l'Italie, in programma dal 7 al 17 aprile 2010 nei 600 ipermercati del partner francese E.Leclerc e dal 16 al 28 agosto 2010 in tutti i 1.900 punti di vendita di Coop Suisse-, e lo fa anche in collaborazione con alcune Regioni (Emilia-Romagna, Puglia, Sicilia). Tale attività ha prodotto la presenza permanente, tutto l'anno, di oltre 100 specialità italiane sugli scaffali della grande distribuzione europea.

La rete distributiva
Conad ha concentrato l'offerta del prodotto tipico italiano attraverso Coopernic, prima cooperativa europea con 101,8 MLD di euro di fatturato (ovvero il 10% delle vendite in Europa) e 17.547 mila punti di vendita presenti in 18 Stati europei -della quale fanno parte, oltre a Conad, i francesi E.Leclerc, i belgi Colruyt, i tedeschi Rewe e gli svizzeri Coop- aprendo nuove possibilità di vendita e di consumo dei prodotti della migliore tradizione enogastronomica nazionale.

La linea di prodotti
Per valorizzare al meglio l'italian food e portarlo ad essere sempre più presente nei canali della grande distribuzione estera, qualificando la produzione e migliorando la competitività delle imprese, Conad ha realizzato una linea di 20 prodotti di qualità, Creazioni d'Italia, dedicata in esclusiva ai mercati europei. Nel 2008 il fatturato è stato di 4 milioni di euro, che saliranno a 6 milioni a fine 2010 con il raddoppio del numero di prodotti previsto in corso d'anno.

La strategia per la Provenza
Ad aprile, un accordo tra Conad e Lecasud, la centrale di acquisto di E.Leclerc per i punti di vendita della Provenza, porterà in modo permanente nei 44 ipermercati di questa zona della Francia oltre 150 prodotti italiani delle linee Sapori&Dintorni Conad e Creazioni d'Italia, 41 dei quali surgelati. Entro fine anno, l'accordo sarà esteso ai freschi. Ogni punto di vendita dedicherà ai prodotti uno spazio permanente nel quale i consumatori troveranno prodotti autenticamente italiani, di alta qualità, dal gusto italiano e con la garanzia di tipicità data dai marchi Dop, Igp e Docg.

Il problema di dimensione dei produttori italiani
“Scontiamo ancora la ridotta dimensione delle aziende produttrici e la loro estrema polverizzazione rispetto ai competitor europei, la cronica carenza infrastrutturale che affligge i prodotti, soprattutto quelli provenienti dalle regioni meridionali, e una politica di prezzo che penalizza il made in Italy”, sottolinea il direttore generale di Conad Francesco Pugliese. “A ciò si aggiunge il fatto che mancano progetti comuni di promozione dei prodotti italiani e si assiste ad un'estrema parcellizzazione degli investimenti. Così come sono troppi i soggetti istituzionali (Ice, ministeri, Regioni, Province, Camere di commercio, consorzi...) che si occupano di promozione; una promozione limitata, tuttavia, alla partecipazione a fiere o a cene di rappresentanza senza un'organica programmazione mirata alla promozione della vendita nei mercati esteri. Per quanto ci riguarda, continueremo a selezionare e portare all'estero i prodotti italiani in accordo con i nostri partner commerciali, ma auspichiamo la nascita di una struttura consortile che raggruppi produzione e distribuzione, finalizzata a sviluppare progetti di internazionalizzazione del made in Italy anche con il sostegno delle istituzioni”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome