Confesercenti: chiusi oltre 20mila negozi nei primi 4 mesi del 2014

Nei primi quattro mesi dell'anno non si è arrestato il trend delle chiusure di negozi: secondo i dati dell'Osservatorio Confesercenti, da gennaio ad aprile hanno cessato l'attività un totale di 20.297 imprese - più di 166 al giorno - a fronte di sole 9.352 nuove aperture, per un saldo finale di -10.945 unità.

La crisi è stata particolarmente grave per il commercio alimentare. Non solo a marzo, secondo i dati Istat, le vendite cedono dello 0,4%, ma da gennaio ad aprile il comparto ha visto chiudere 2.789 attività per un saldo finale negativo di 1.099 imprese. Non c'è ripresa neppure nel non-alimentare: vendite fiacche ovunque ed un settore ormai cronicamente in crisi come l'abbigliamento segnala la gravità della situazione: il dettaglio tessile, abbigliamento e calzature registra infatti da gennaio un vero tonfo, con 2.034 aperture e 4.961 chiusure.

“Occorre un pacchetto di interventi forti -commenta Confesercenti-, va ridotta significativamente per tutti, imprese e famiglie, una pressione fiscale incompatibile con una speranza di ripresa economica; va combattuto con maggiore energia il fenomeno dell'abusivismo che affossa interi settori economici; vanno liberate le imprese al più presto dell'onere pesantissimo degli adempimenti fiscali e burocratici, che sono diventati una sorta di girone infernale con mille incertezze, mutamenti improvvisi di scadenze e regole, ricorsi improvvidi alla retroattività delle norme”.

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