Già presenti in altri mercati dell'Ue, arrivano anche in Italia le nuove etichette con le indicazioni GDA (Guideline Daily Amounts). Le GDA rivelano le quantità di calorie, zuccheri, grassi totali, grassi saturi e sodio contenute nei prodotti alimentari. Il consumatore potrà così valutare, per ogni nutriente, la percentuale contenuta in una porzione rispetto alla quantità giornaliera indicativa, ritenuta adeguata per un'alimentazione equilibrata.
Sviluppata su base scientifica con gli attori della filiera alimentare europea, la nuova etichettatura affiancherà le informazioni nutrizionali già esistenti sulle confezioni dei prodotti. Le aziende aderiscono all'iniziativa su base volontaria: tra queste, le prime sono state Danone, Coca-Cola, Kellogg, Kraft Foods, Masterfoods, Montana, Nestlé, San Pellegrino, Pepsico e Unilever.
Le etichette - attraverso una caratterizzazione omogenea, completa e facilmente comprensibile dei valori nutrizionali - hanno l'obiettivo di aiutare a contrastare la diffusione delle scorrette abitudini alimentari e le relative conseguenze, come sovrappeso e obesità, consentendo ai conconsumatori di scegliere in modo più consapevole i prodotti.
«Per le imprese - spiega Emanuele Pauze, manager di Sprim, società internazionale di ricerca e consulenza specializzata in nutrizione e salute - si tratta di investimenti a costi elevatissimi: oltre a modificare il packaging per inserire le ulteriori informazioni nutrizionali, dovranno anche ridurre i formati in termini di grammature, visto che le indicazioni scientifiche vanno in questo senso».