Coop Adriatica ha archiviato l'esercizio 2013 con un bilancio positivo, a dispetto delle difficoltà che frenano ormai da diversi anni il mercato di riferimento della grande distribuzione, dovute al forte calo dei consumi alimentari e non.
L'utile d'esercizio (32,8 milioni di euro) è aumentato di 6,2 milioni rispetto alla voce 2012, il patrimonio netto (942,9 milioni di euro) si è arricchitto di 33,6 milioni.
Come detto, il mercato è piatto per tutti: non stupisce, dunque, che le vendite 2013 di Coop Adriatica (2,079 miliardi di euro) registrino una lieve flessione (-0,6%).
Ai lavoratori sarà corrisposto un salario variabile complessivamente pari a 6 milioni di euro, e il bilancio 2013 di Coop Adriatica permetterà anche di erogare il ristorno.
Difesa del potere d'acquisto
“Abbiamo chiuso in positivo, e senza mai venire meno ai nostri impegni anche in campo sociale, un anno molto duro per i consumi e il lavoro - commenta Adriano Turrini, presidente di Coop Adriatica -. Ora è tempo di cambiamenti radicali: dobbiamo offrire più convenienza e dare nuove risposte ai bisogni delle famiglie. È proprio questa la missione di una cooperativa di consumatori”.
L'impegno di Coop Adriatica per difendere il potere d'acquisto è stato apprezzato dalla base sociale (+3,9% rispetto al 2012), che con più di 47.000 adesioni conta oggi 1.258.452 soci.
I soci prestatori sono 248.771: rispetto al 2012 sono stati aperti 9.000 libretti in più.
Quasi 180 milioni di convenienza
Le iniziative per la convenienza hanno trasferito ai soci benefici per 175,6 milioni di euro (+5,5 milioni sul 2012) in larghissima parte costituiti da promozioni (158,4 milioni) e raccolta punti (11,8 milioni). Importante anche la quota dei ristorni (4,8 milioni) pari allo 0,30% sulla spesa effettuata nel 2013 dai soci.
"Coop Adriatica ha investito risorse per offrire maggiore convenienza sugli articoli di uso quotidiano scelti dai soci, intensificando le promozioni soprattutto sul prodotto a marchio - aggiuge Turrini -. Sono proseguite le promozioni solidali, con sconti del 10% per le persone più colpite dalla crisi: lavoratori in difficoltà, famiglie con bambini piccoli, e studenti universitari. Quasi 23.000 soci hanno fruito di queste promozioni che hanno trasferito nel 2013 benefici per circa 2.163.000 di euro".