Coop Alleanza 3.0 lancia una campagna per promuovere i benefici dell'olio evo, sostenuta dai quattro produttori nazionali. È “grazie all’aver messo a sistema le nostre risorse -dice Mario Cifiello, presidente di Coop Alleanza 3.0-, grazie al nostro impegno nel coordinare e realizzare questa iniziativa e, soprattutto, grazie alla sensibilità e generosità di Costa d’Oro, Monini, Olitalia e Pietro Coricelli, che hanno stanziato le risorse per la costituzione del fondo per il finanziamento della ricerca sul benefico impatto sulla salute dell’olio evo, che riusciamo a dare un contributo di 10mila euro ciascuna a Nefros-Ambiente e la Fondazione italiana fegato onlus, che potranno così proseguire a sostenere la ricerca contro le malattie epatiche e nefrologiche”.
L’olio evo per la salute
Secondo gli studi di Nefros-Ambiente il consumo di olio evo può migliorare la funzionalità renale nei pazienti affetti da malattie nefrologiche e può contribuire alla prevenzione di patologie epatiche croniche e di tumori legati al metabolismo, aggiunge Fondazione italiana fegato. E c’è bisogno di ulteriori ricerche per chiarire appieno gli effetti positivi sulla salute apportati dall’olio evo. Proprio per questo la campagna promossa da Coop Alleanza 3.0 ha ricevuto l’adesione delle quattro aziende olearie. La raccolta fondi sosterrà “una ricerca innovativa -afferma il presidente della Fondazione italiana fegato onlus, Decio Ripandelli- che mira a comprendere meglio come l’olio evo possa aiutare a prevenire e gestire la steatosi epatica”. Il progetto, denominato O-liver, studierà i meccanismi molecolari attraverso i quali l’olio evo agisce sulle cellule del fegato, contribuendo allo sviluppo di strategie terapeutiche per la gestione della masld, meglio conosciuto come fegato grasso, una patologia sempre più diffusa. L’olio evo è uno dei prodotti “più importanti per il rene -spiega Roberto Guizzardi, presidente Nefros-ambiente- e che si abbina bene con gli obiettivi della salute, della prevenzione e longevità”.
Parola ai produttori
Fare cultura “sull’olio extra vergine di oliva -sottolinea Chiara Coricelli, presidente e ad dell’omonima azienda- e finanziare la ricerca scientifica sono da sempre due facce della stessa medaglia per la nostra azienda”. Una iniziativa “in linea con il nostro piano di sostenibilità Planet O-live -commenta Daniela Pontecorvo, chief growth and marketing officer di Costa D’Oro-, che mira a informare i consumatori e le nuove generazioni sui benefici nutraceutici di questo superfood”. La sinergia tra industria e gdo è “fondamentale -dice il presidente Zefferino Monini- per sensibilizzare sempre più il consumatore sul valore di un buon olio extravergine di oliva, alimento straordinario anche per le sue proprietà nutraceutiche e salutistiche”. Se “sono già note le sue proprietà nutraceutiche -sottolinea Angelo Cremonini, presidente di Olitalia- ma il consumo di olio extra vergine di oliva può giocare un ruolo centrale anche per la prevenzione di numerose patologie”.