Coop sale a 12,6 miliardi e lancia il Barometro Coop

Sale a 12,6 miliardi, con un +3,8% sul 2007, il fatturato 2008 di Coop Italia. Il margine operativo netto è lo 0,8% sulle vendite, in linea con quello dell’anno precedente. I punti di vendita sono 1.427, di cui 31 nuove aperture.
Nel 2008, si confermano anche le esperienze avviate sul
versante dei nuovi servizi: Coop Voce raggiunge la quota di 350.000
utenze attivate e i corner Coop Salute aperti diventano 90, con 65 milioni
di fatturato e una quota del 65% nella grande distribuzione.
Con questi risultati, Coop consolida la sua leadership, nell’ambito
della gdo, con una share pari al 17,8%. Oltre all’apertura di 31 nuove
strutture, sono aumentati gli addetti (56.500, con 400 nuovi addetti) e
continuano a crescere i soci che sfiorano quota 7 milioni (+3,9%).
Guardando ai primi 6 mesi del 2009, Coop migliora la sua performance
(+3,9). Pur in un contesto difficile Coop conferma i suoi piani di
sviluppo: entro il 2011 prevede l’apertura di 62 nuovi punti di
vendita, dei quali 24 Ipercoop (3 in Sicilia e 2 in Puglia).

Ritorna il carrello basico
Il 2008 è stato, però, un anno in cui l’Istat ha segnalato un calo del
7,2% dei consumi di beni durevoli e del 2,4% per quelli alimentari. “Si
è chiuso un anno davvero difficile -ha dichiarato infatti Vincenzo Tassinari,
presidente del Consiglio di Gestione di Coop Italia nel corso
dell’assemblea annuale di presentazione del Bilancio Consuntivo 2008- e
quello che è iniziato si annuncia altrettanto, se non più difficile.
La crisi si è fatta sentire anche nelle scelte di consumo. Abbiamo notato un ritorno al ‘carrello basico’: quello composto prevalentemente da generi alimentari di prima necessità (pane, pasta, latte) che è cresciuto nel 2008 di un +6,4% e nei primi 4 mesi del 2009 di un +8,5%. Registriamo inoltre un’indubbia preferenza per le marche private, mentre calano i prodotti di marca. In questo quadro i risultati del prodotto a marchio Coop sono molto positivi: si è arrivati nel 2008 ad una quota, incluse carni e ortofrutta, del 25,2% con un incremento del 13% del fatturato. Il risultato si deve a un mix di componenti: la qualità, i valori e la convenienza dei prodotti Coop. Lo scorso anno, quando i prezzi delle materie prime sono calati, dopo i rialzi speculativi del 2007, abbiamo affermato con forza nei confronti del mondo della produzione, la nostra volontà di respingere aumenti ingiustificati dei prezzi, contenendo così la dinamica inflattiva”.

Il Barometro Coop: prospettive grigie per il non food
Nell’ambito dell’assemblea è stato anche annunciato l’avvio del Barometro Coop, un osservatorio trimestrale di monitoraggio della propensione al consumo e all’uso dei canali di vendita realizzato in collaborazione con l’istituto di ricerca Kkienn (attivato in via sperimentale nei mesi passati, è una rilevazione a campione con 3.500 interviste telefoniche).
L’ultima rilevazione è di giugno 2009 ed evidenzia che 7 consumatori su 10 pensano che le condizioni economiche della propria famiglia rimarranno critiche e il 13% dichiara di prevedere serie difficoltà nel fare la spesa di tutti i giorni.
Le attese di miglioramento riguardano solo il ceto medio-alto, mentre per chi ha redditi più bassi la percezione è quella di una situazione ancora complicata. La propensione al consumo è comunque in leggera ripresa (+1,3%) grazie solo ai prodotti alimentari, in particolare ortofrutta (+2,6%); perdura la crisi nei consumi non food (-7,0%). In particolare si evidenzia la propensione a tagliare significativamente nel campo dei prodotti multimediali (-25%) e nell’abbigliamento (-13). Si conferma l’atteggiamento positivo verso l’acquisto di prodotti a marchio (+9% rispetto a marzo), mentre continua a calare la propensione all’acquisto dei prodotti di marca (-1%), seguendo un trend già confermato nelle rilevazioni precedenti (a marzo -5%), seppur meno accentuato.

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