COVID-19: Arneg riprende gradualmente l’attività

Graduale ripresa delle attività produttive per il leader della refrigerazione commerciale. Tutto nel massimo rispetto della sicurezza.

Arrivata senza avvisare, l’emergenza da Covid-19 ha messo l’intero Paese in pausa a partire dal 26 Marzo imponendo la chiusura di tutte le attività produttive definite “non essenziali”.

Con senso di responsabilità verso le famiglie dei suoi oltre 700 dipendenti, anche Arneg SpA, leader mondiale della refrigerazione commerciale, ha opportunamente interrotto l’attività produttiva, nonostante la propria funzionalità rispetto alla essenziale filiera alimentare. Arneg, nell’immediato insorgere dell’emergenza sanitaria, ha scelto di mettere al primo posto la salute dei propri dipendenti, dei clienti, dei fornitori e di tutti i suoi interlocutori, dimostrando coerenza con i suoi valori fondanti che hanno sempre messo le persone al centro.

Ma a partire dal 14 Aprile, nell’approssimarsi della prevista “fase 2”, le attività produttive stanno gradualmente riprendendo, sempre garantendo ai propri collaboratori la massima sicurezza e rispettando lo specifico Protocollo Covid avvallato dalle locali autorità sanitarie e condiviso dai rappresentanti dei lavoratori.

“Chi è rientrato al lavoro” specifica il direttore del personale Armando De Crescenzo, “lo ha fatto su base volontaria. Inoltre, negli uffici, dove possibile, continua il lavoro agile da casa, mentre per le persone presenti in azienda, vengono rigorosamente rispettate tutte le misure di sicurezza.” Corretta distanza interpersonale; uso di mascherine e disinfettanti; frequente pulizia dei locali; sanificazione straordinaria mediante nebulizzazione a freddo di prodotto battericida e virucida… Arneg ha ricominciato, mettendo la sicurezza delle persone al primo posto.

E a proposito di persone, siamo tutti coinvolti in questa sfida, nessuno escluso. Ma gli ospedali e il personale sanitario lo sono molto di più. Consapevole di questo, Arneg ha devoluto 500 mila euro all’ospedale di Padova per sostenere attivamente la salute del suo territorio.

Se continueremo a “sognare con buon senso, etica, coraggio e fantasia”, citando la vision di Arneg, ne usciremo più forti di prima.

Arneg S.p.A.
Via Venezia, 58
35010 Campo San Martino (PADOVA)
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Fax +39 049 9699444

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Arneg SpA

Arneg nasce nel 1963 in provincia di Padova. I fondatori Roberto Marzaro e Luigi Finco imprimono all’azienda fin dall’inizio solidi principi e valori morali, tipici della cultura popolare veneta, riassumibili in una citazione del Rag. Marzaro: “Sognare con coraggio, fantasia, etica e buon senso”. Con questo spirito, Arneg è via via cresciuta credendo sempre più nell’efficacia di uno sviluppo produttivo sensibile ai grandi temi della salvaguardia ambientale, del risparmio energetico e del rispetto delle persone.
Oggi è leader internazionale nella progettazione, produzione e installazione di refrigerazione commerciale e attrezzature complete per il settore del retail. Si contraddistingue nel mercato per la capacità di coniugare alte performance, innovazione ecosostenibile, ottimizzazione del risparmio energetico e design made in Italy.

Il Gruppo Arneg

Arneg SpA è la casa madre di un gruppo multinazionale presente in Europa, Americhe, Asia, Africa e Oceania. Tramite i marchi Arneg, Oscartielle, Intrac e Incold, le sue 20 sedi produttive e 17 uffici internazionali, il Gruppo Arneg è leader mondiale nel settore della refrigerazione commerciale. Tale posizione è nata dalla valorizzazione delle sinergie tra le varie aziende e da un patrimonio di conoscenze e idee condiviso in tutto il gruppo tramite la vasta rete produttiva e distributiva presente in ogni continente.
Una sinergia data dalla capacità di Arneg di entrare in profonda sintonia con la cultura di ogni territorio dove esprime il suo stile, la sua forza innovativa e la sua italianità, creando filiali e unità produttive che operano direttamente in loco grazie all’indispensabile contributo delle donne e degli uomini locali.
Tutto per contribuire fattivamente ad una crescita e ad uno sviluppo sostenibile, sotto il segno di una nuova etica del fare impresa: più evoluta, solidale, e condivisa.

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