Crescono le carte prepagate, con poca consapevolezza sui vantaggi

L'utilizzo delle carte prepagate in Italia è in forte crescita ma i retailer non sembrano ancora averne percepito appieno i vantaggi, anche solo nel rispamrio di tempo alle casse per la consegna del resto in monetine, un pregio che caratterizza tutto il denaro elettronico.
Questa è l'indicazione che emerge da una ricerca MasterCard e Vrl sull’utilizzo delle carte prepagate nel mercato retail in Italia e Gran Bretagna, presentata nei giorni scorsi a Milano in occasione dell'evento Prepaid Summit Europe 2010. L’indagine ha coinvolto 20 tra i principali gruppi bancari e 20 tra i principali retailer del mercato italiano e Uk, focalizzandosi sul rapporto tra banche e retailer in materia di carte prepagate.

Tra le principali differenze emerse tra Italia e Gran Bretagna si sottolinea come in Italia i retailer dimostrino di essere più protettivi nei confronti dei propri clienti, di non avere ancora, in alcuni casi, ben chiara la regolamentazione legislativa da applicare alle carte prepagate e di basare la propria attività maggiormente sullo scambio di denaro contante.
I colleghi inglesi, invece, hanno tra gli obiettivi chiave quello della salvaguardia e dello sviluppo del proprio brand e sono in possesso di un data mining (ossia un'analisi dei dati sui clienti) sofisticato.
Mettendo invece a confronto le banche dei due paesi, è risultato che quelle italiane sono fortemente attente ad adeguarsi alle normative vigenti e anch'esse non comprendono pienamente il valore derivante dallo stringere partnership con i retailer. D’altra parte, anche le banche inglesi hanno difficoltà a far comprendere ai retailer i vantaggi del prepagato e pensano che non ci sia abbastanza supporto per questo mercato. Tuttavia e sono convinti che la Gran Bretagna seguirà il trend degli Stati Uniti nella crescita del prepagato.

In generale, i risultati della ricerca hanno evidenziato come la maggior parte dei retailer non ha ancora le idee chiare in merito ai vantaggi derivanti dall’utilizzo di carte prepagate in un circuito di spesa aperto (open-loop), situazione che le banche imputano alla comunicazione incompleta e poco chiara che i retailer ricevono dal mercato. Le banche sono convinte che l’open loop rappresenti la naturale estensione dei servizi e prodotti finanziari già offerti, e un’opportunità per sviluppare ulteriormente il loro business utilizzandolo anche come strumento per fidelizzare la clientela. Al contrario, i retailer ritengono che l’utilizzo delle carte prepagate non contribuisca ad aumentare i profitti e la fidelizzazione del cliente, minando il rapporto con quest’ultimo riducendone la quota di spesa. Infine, a differenza delle banche, i retailer valutano il prepaid un servizio finanziario totalmente differente rispetto a quelli già offerti.

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