Editoriale: anche per la gdo è tempo di eCommerce

Sono 16mila le aziende che vendono online nel nostro Paese. L'Italia è al settimo posto in Europa per fatturato, ma sta guadagnando terreno.

Ci siamo tanto lamentati della lentezza della nostra gdo ad affrontare il cambiamento in atto ed ecco che, tutto ad un tratto, l’eCommerce dell’alimentare fresco sembra aver preso il via.
Aldilà del pioniere, Esselunga, che più di un decennio fa partiva con l’eCommerce (allora non fu la sola ad avventurarsi nell’impresa, ma è l’unica a non aver desistito), oggi, accanto ad essa, emergono nuovi nomi che ospitiamo nelle prossime pagine: Unes e NaturaSì che approdano su Amazon Prime, con tanto di insegna.
Amazon stesso che, lanciato da pochi mesi, ogni settimana arricchisce di prodotti la sua offerta. Simply, a giugno, con il vantaggio di avere anche carne e pesce. Carrefour, a luglio, rompe gli indugi e dal più timido Clicca e Ritira, sposta tutto sull’insegna e rilancia l’eCommerce da Carrefour.it, con una formula logistica che passa dai suoi punti di vendita. Anche Eataly si muove con i freschi sulla piazza di Milano con il nuovo Eataly Today che presto raggiungerà anche le piazze di Roma e Torino.
Certo sono i primi passi rispetto a ciò che accade negli Usa dove la pizza di Pizza Hut può esser ordinata dai chatbot di Facebook Messenger e dai Messaggi diretti di Twitter. Però questa è l’evoluzione obbligata della spesa via mobile che porterà presto a nuove situazioni, ma intanto plaudiamo il coraggio di chi ha iniziato questa strada. Era tempo.

Amo il cambiamento e lo vivo con passione, mi occupo di marketing e retail da vent'anni, ho diretto on e off Gdoweek e da qualche anno anche Mark UP. Prima, ho seguito con altrettanta passione cinema e lifestyle, ho scritto di moda e di ristoranti, ho lavorato per la televisione e per la radio. Ho vissuto almeno tre vite e nessuna mi ha annoiata.

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