Martina aggiunge: “Non abbiamo né i numeri né il fisico per reggere il colpo della competitività a livello globale”. Ancora una volta si fa appello all’unità, alla filiera, alla valorizzazione di un comparto che da solo non vince, ma ha bisogno di tutti i suoi protagonisti: dai produttori di latte alla distribuzione. Il punto fondamentale da difendere rimane la tracciabilità e di conseguenza la trasparenza; ha ragione il presidente di ADM quando dice che “Latte italiano o sloveno o lituano ... non è la Maserati, l’Audi o la Panda, è l’acciaio della carrozzeria”. La coscienza però non “fa”, non decide, necessario fare un passo avanti, insieme. Non è solo il latte a soffrire della mancanza di unitarietà e, dirsi che l’individualismo è radicato nella nostra cultura non aiuta anzi giustifica l’ingiustificabile. Il made in Italy del food non può prescindere dalla qualità delle materie prime e il futuro della gdo è strettamente legato ai freschi dall’ortofrutta a salumi e latticini: necessario produrre di più e meglio con costi di filiera trasparenti e giusti.
Editoriale: “#tracciabilità e #origine sono questioni comunitarie non nazionali”
Così il Ministro Martina L’ashtag non lascia dubbi #sfidalatte (da Gdoweek 4 - 2016)